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Tombolini scontro con la Mancinelli: “Accuse di trasformismo senza fare nomi” e “promesse elettorali a fine mandato”

4' di lettura Ancona 03/06/2018 - È scontro aperto tra il candidato della coalizione di Destra Stefano Tombolini e la candidata PD Valeria Mancinelli. Tombolini ribatte alle accuse del Sindaco uscente di aver accolto tra i propri candidati “Trasformisti della politica” invitando la “Signora in rosso”a fare i nomi. In un secondo comunicato arriva invece la contestazione agli impegni presi a mandato scaduto, spot elettorali secondo Tombolini

I due interventi di Tombolini alla candidata Mancinelli:

La ex sindaca vetero comunista dà lezioni di trasformismo


La signora Mancinelli non sa più che pesci prendere. Ed allora blatera di maestri del trasformismo oramai superati cacciati da lei e che ora sarebbero nella mia lista ed al vertice del mio staff di lavoro. “Protagonisti – dice l'ex sindaca - per anni del teatrino di una politica che ha tenuto in ostaggio l’intera città e che io ho sbattuto fuori dalla porta quando ho deciso di candidarmi cinque anni fa”. Ipse dixit.

La differenza fra la signora e il sottoscritto è che lei non fa nomi ne cognomi mentre io li faccio sempre, senza alcun timore di essere smentito. C’è poco da fare, alla signora in rosso da fastidio la verità. Da fastidio che la si indichi come una beneficiata dalla politica. Come una miracolata che vive di politica e con la politica. Fin da quando, oltre quaranta anni fa, era dirigente di quel Pci maceratese dove è stata allevata e pasciuta. Ora la vetero comunista diventata vetero renziana pensa di dare etichette e lezioni di trasformismo a chi lavora invece per il bene della città. I programmi della mia coalizione ,le nostre proposte, i nostri progetti, vanno tutti in una unica direzione: ridare ad Ancona quel ruolo che le compete a livello regionale e dare agli anconetani una città davvero condivisa, partecipata e sicura. Una città liberata dalla protervia e dalla spocchiosità della Mancinelli e da quel che resta del Pd.

Impegni a mandato scaduto a chi la disabilità la vive tutti i giorni

A fine corsa, a mandato abbondantemente scaduto la oramai ex sindaca renziana che fa: condivide e sottoscrive il documento presentato da alcune associazioni di persone con disabilità. Firmando ovviamente dice : «C'è molto da fare su questo fronte. “Ci sono molte altre cose da fare,- ribadisce altrettanto ovviamente la sua fida e prona assessora ai servizi sociali Capogrossi - ma siamo assolutamente certi che il percorso avviato possa portare risultati concreti entro breve tempo….. “

Dopo cinque anni di nulla la ex sindaca renziana si è addirittura impegnata a dotare la struttura comunale di un Ufficio di “disability management” con il compito di costruire soluzioni che sostengano l'autonomia del disabile nelle diverse sfere della quotidianità, interfacciandosi con tutti i settori dell’ente. Ma guarda? Che coincidenza! Fra una settimana si vota e si promette di tutto, si firma di tutto. E’ un gioco sporco al quale noi ci sottraiamo.

Noi siamo infatti geneticamente diversi. La mia coalizione ha nel suo programma, oltre a specifiche agevolazioni per famiglie con disabili in casa, un obiettivo, certo e dichiarato: la attuazione graduale del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA) che a distanza di 27 anni dall’introduzione normativa non ha trovato adeguato riscontro ad Ancona. Quella delle barriere architettoniche nella nostra città è infatti una realtà che limita in grandissima misura l’autonomia e la qualità della vita di molte persone, non solo disabili. Ecco questo faremo, questo è il nostro impegno. Le firme riparatrici non ci piacciono e non piaceranno neanche a chi tutti i giorni vive sulla propria pelle il peso della disabilità. A noi non piacciono i voti raccattati all’ultimo minuto sul dolore e sulla sofferenza degli altri. Noi ci rifacciamo soltanto a quello che recentemente Papa Francesco ha ricordato “La mancanza di salute e la disabilità non sono mai una buona ragione per escludere o peggio, per eliminare una persona; e la più grave privazione che le persone anziane subiscono non è l'indebolimento dell'organismo e la disabilità che ne può conseguire, ma l'abbandono, l'esclusione, la privazione di amore”.






Questo è uno spazio elettorale autogestito pubblicato il 03-06-2018 alle 19:27 sul giornale del 04 giugno 2018 - 839 letture

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