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Sirolo: Passo del lupo, Misiti replica alla Buglioni. "La tutela della pubblica incolumità prevale su tutto"

Moreno Misiti 3' di lettura 25/06/2018 - Anzitutto non si può accusare questa Amministrazione di essere contro il turismo, tant'è che le presenze, con le Giunte guidate dal sottoscritto, sono aumentate di oltre il 40%.

Pertanto Sirolo non ha bisogno di promuovere il turismo con il Passo del Lupo, nè ha bisogno del c.d. turismo del "sacco a pelo" con tanto di bivacchi notturni sulla spiaggia delle Due Sorelle. Ciò premesso, devo constatare che ancora una volta si cerca di fare demagogia propagandistica, creando, in palese malafede, false aspettative negli escursionisti. Fa specie, ma non mi stupisce, che viene caldeggiata la riapertura del sentiero del Passo del Lupo da chi, come assessore - prima dell' opportuno ritiro delle deleghe da parte del sottoscritto - era favorevole al divieto, cambiando opinione soltanto allorché ciò costituiva un "lasciapassare" per ottenere una poltrona nel consiglio direttivo del Parco del Conero. E' falso che il comune abbia "snobbato" il finanziamento del Parco per la presunta messa in sicurezza del sentiero. La stessa Buglioni (ex Assessore) votò in Giunta nel 2010 la delibera con cui si dava il consenso a che la somma di euro 54.000 venisse impiegata per la sistemazione del sentiero, si prevedeva la concessione del sentiero per escursioni guidate e si proponeva un accordo con il parco, che si sarebbe assunto, dopo la presunta messa in sicurezza, la gestione e la responsabilità riguardo al sentiero. Il Parco del Conero ha declinato l'offerta, dirottando il finanziamento per alcune opere nel comune di Ancona. Peraltro per la presunta messa in sicurezza era stanziata una cifra non congrua (euro 54.000,00) e quindi il sentiero, anche dopo tale intervento, sarebbe rimasto comunque pericoloso per lo stato dei luoghi e la sua conformazione. Comune di Sirolo (Provincia di Ancona) La sig.ra Buglioni è ben a conoscenza, quale consigliere comunale all'epoca, che nel 2013, anche a seguito del fenomeno sismico estivo che ci ha interessato, la situazione, concernente lo stato della falesia, si è aggravata al punto tale da costringere, previa relazione geologica, il sottoscritto, con ordinanza n.34 del 22/08/2013, ad interdire per diversi metri di larghezza, tutta l'area della spiaggia delle Due Sorelle a ridosso della falesia, ivi compresa la parte dell'arenile in cui termina il sentiero. Quindi sostenere che il sentiero del Passo del Lupo possa essere riaperto è assolutamente falso ed irresponsabile, stante il fatto che vi sono insuperabili ragioni di tutela della pubblica incolumità di cui la sig.ra Buglioni è a conoscenza.

Si fanno impropri paragoni con i sentieri di montagna, ove peraltro non vi sono escursionisti con l'infradito, asciugamani, pinne ed ombrelloni, come avviene con il Passo del lupo. I paragoni si debbono fare con analoghe realtà costiere. Ebbene vorrei ricordare ai fautori della riapertura le due quattordicenni morte a Ventotene nel 2012 (altri due decessi nel 2001 e nel 1997), per cadute di massi sulla spiaggia, che sarebbe stata "messa in sicurezza" l'anno prima, con tanto di condanna per omicidio colposo inflitta agli amministratori pubblici. Oppure si può ricordare la " Via dell'Amore", nelle Cinque Terre, sentiero famoso in tutto il mondo, che, pur essendo molto meno problematico del Passo del Lupo ed agevolmente percorribile, è stato chiuso nel 2012 dopo che quattro turiste australiane sono state ferite per la caduta di massi. Vogliamo un'altra "Ventotene"? Se è stato chiusa la celeberrima "Via dell'Amore" non si può chiudere il Passo del Lupo? La tutela della pubblica incolumità prevale su tutto e non posso non biasimare la cinica disinformazione operata a fini politici da chi è a ben conoscenza della situazione di pericolo.






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-06-2018 alle 18:28 sul giornale del 26 giugno 2018 - 1997 letture

In questo articolo si parla di attualità, Moreno Misiti

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