Ancona Jazz Summer Festival apre la Terrazza di Moroder con 3 spetaccoli

Tre imperdibili serate l'8, il 10 e il 12 luglio: si comincia questa sera con un'esclusiva italiana, Bryan Carter & the Young Swangers “Plays the Music of Ray Charles”
Si trasferisce all'Agriturismo Aion di Moroder, per tre serate, l'Ancona Jazz Summer Festival. Durante i concerti in programma sulla terrazza dell'agriturismo, affacciata sulle colline marchigiane, si ascoltano formazioni internazionali che vanno dal jazz moderno al blues, per un cartellone rappresentativo della scena contemporanea, pasteggiando e degustando il vino della cantina.
Tre imperdibili serate l'8, il 10 e il 12 luglio: si comincia questa sera con un'esclusiva italiana, Bryan Carter & the Young Swangers “Plays the Music of Ray Charles”. Insolita figura di batterista e cantante, Bryan Carter è nome in rapida scesa nel mondo del jazz statunitense. Il suo più recente progetto è dedicato alla musica del primo Ray Charles, cioè quello dei dischi Atlantic, in cui Charles aveva come partner musicisti del calibro di Oscar Pettiford, Milt Jackson e Kenny Burrell. Un soul jazz infuocato ed entusiasmante, che vivrà per sempre, soprattutto se affidato al talento di questi cinque giovani musicisti che tengono ben accesa la fiamma delle basi fondamentali della musica afroamericana. Già esibitosi nei migliori club americani, in particolare al Dizzy Club Coca Cola del Lincoln Center di New York, dove ha ottenuto un successo strepitoso, Bryan Carter è ora in Italia per la prima volta. Imperdibile, prenotazione fortemente consigliata. La formazione: Bryan Carter, batteria, voce; Enrique Sanchez, tromba; Julian Lee, sax tenore; Mathis Picard, pianoforte; Dan Chmielinski, contrabbasso.
Martedì 10 luglio sarà invece una serata dedicata al Jazz from Portugal con il Ricardo Toscano Quarteto. Figlio di un sassofonista, Ricardo Toscano è cresciuto ascoltando jazz grazie alla discoteca paterna. A 8 anni suonava già il clarinetto in orchestra e a 16 ha cominciato a cimentarsi con il sassofono. Giudicato miglior strumentista portoghese del 2015, Ricardo ha subito voluto fare del jazz il suo orizzonte di vita, esibendosi nel proprio paese in concerti sempre sold out. La sua espressività si traduce in una forte adesione alla tradizione hard-bop, da John Coltrane e Charlie Parker, fino al free di Ornette Coleman, che egli considera il periodo storico più stimolante dell’intera storia del jazz. Il suo quartetto è formato da altri tre giovani musicisti di straordinario spessore, tutti armati di grande passione e spiccata originalità nel creare un bilanciamento fra tradizione melodica e libera improvvisazione. Toscano riesce a coinvolgere e stupire in ogni momento della sua performance, e questa sua prima visita in Italia gli permetterà di catturare nuove schiere di appassionati. La formazione: Ricardo Toscano, sax alto; Joao Pedro Coelho, pianoforte; Romeu Tristao, contrabbasso; Joao Pereira, batteria.
Giovedì 12 luglio spazio al Blues from Conero Valley con il Marco Pandolfi Acoustic Trio. Marco Pandolfi è attivo sulla scena blues nazionale da oltre vent’anni, e in questo arco di tempo si è guadagnato larghissima fama fra critici e cultori. La sua maestria, soprattutto con l’armonica a bocca, è riconosciuta in tutto il mondo, gli ha permesso infatti di partecipare a numerosi e importanti festival americani (International Blues Challenge di Memphis; Freedom Creek Blues Festival in Alabama; Rosedale Blues Festival e Delta Groove All Star Blues Revue a Clarksdale, Mississippi) e altrettante rassegne blues europee. Compositore fecondo, Pandolfi esplora, anche in cover appassionanti, il leggendario repertorio acustico del delta e del country blues, riuscendo a esprimere, in virtù di una formula strumentale insolita, un messaggio altamente poetico, in grado di colpire nel profondo dell’anima, ciò che il blues sa offrire più di qualsiasi altro linguaggio. La formazione: Marco Pandolfi, chitarra, voce, armonica; Massimo Bonotto, contrabbasso; Federico Patarnello, batteria.
Inizio concerti ore 21.30, posto unico euro 10, riduzione per giovani fino a 26 anni, soci MJN, soci ARCI, soci COOP, soci FAI. È anche possibile prenotare la cena allo 071 898232, o al 331 6342256, Az. Agricola Moroder, via Montacuto 121.
Prevendite: Casa Musicale, corso Stamira 68, Ancona (qui è possibile anche sottoscrivere la MJN card per il 2018). Biglietti online www.vivaticket.it. Ad ogni biglietto va aggiunto il diritto di prevendita fisso di € 1,50.
Intanto alla Mole Vanvitelliana prosegue, fino al 18 luglio, la mostra David Stone Martin "Covers" & Ancona Jazz Memorabilia. David Stone Martin è stato uno dei più importanti illustratori di copertine jazz del '900. Dalla discoteca privata di Massimo e Stefano Tarabelli e Giancarlo Di Napoli, tra i fondatori di Ancona Jazz, una serie di meraviglie per gli occhi in formato 30x30. Completano la mostra manifesti, locandine della nostra storia e foto di grandi del jazz mai dimenticati, colti dal vivo da Di Napoli nelle frequenti scorribande giovanili in Italia ed Europa. Orari: dal 6 al 18 luglio, tutti i giorni dalle 18 alle 20. Nelle serate dei concerti alla Mole dalle 19 alle 21.30. Ingresso libero e gratuito
David Stone Martin è nato a Chicago il 13 giugno 1913, e ha frequentato il cittadino School of Art Institute. Influenzato da Ben Shaw, Martin ha realizzato oltre 100 copertine di dischi per le etichette Mercury, Ash, Disc e Dial. Molti lavori gli sono stati in seguito commissionati dal suo grande amico e produttore Norman Granz, in particolare per i marchi Verve, Clef, Norgran. Alla fine, saranno oltre 400 gli album (compresi i singoli a 78 giri e gli EP a 10") con le sue illustrazioni, molte delle quali basate su una semplice linea combinata con un singolo colore. L'utensile preferito da Martin era una penna con inchiostro nero che gli permetteva un tratto sottile e delicato. Nella sua carriera ha anche disegnato copertine di riviste importanti quali "Saturday Evening Post" e "Time". Il suo studio si trovava a Roosevelt, New Jersey, accanto alla sua abitazione. Ha sposato la pittrice murale Thelma Martin, ed è padre di Stefan, artista grafico, e Tony, pittore. Le opere di David Stone Martin sono esposte al Museum of Modern Art, il Metropolitan Museum of Art, l'Art Institute of Chicago e lo Smithsonian Institute. E' deceduto il 1 marzo 1992 a New London, Connecticut, dove risiedeva negli ultimi anni di vita.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 08-07-2018 alle 17:27 sul giornale del 09 luglio 2018 - 848 letture
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