Al via la 33esima rassegna del Monsano Folk Festival

Rassegna internazionale ed itinerante di Musica popolare originale e di revival. Non altro che il canto: 1968-2018 – I cinquant’anni d’arte e di passione de La Macina. Dal 4 al 31 agosto.
Ritorna anche quest’anno, con la trentatreesima edizione il Monsano Folk Festival (Rassegna internazionale ed itinerante di Musica Popolare originale e di revival), allargata a tredici comuni dell’ anconetano.
Il Festival, voluto dal Comune di Monsano (An), con il contributo ed il patrocinio della Provincia di Ancona e della Regione Marche, della Fondazione Pergolesi-Spontini, curato da La Macina e dal Centro Tradizioni Popolari, per la direzione artistica di Gastone Pietrucci, inizierà sabato 4 agosto a Jesi, per concludersi a Monsano, venerdì 31 agosto (occupando però soltanto le giornate di fine settimana) sviluppandosi in forma itinerante, tra i Comuni di Monsano (con ben sette giornate), Jesi (due giornate), Agugliano, Ancona, Camerata Picena, Cupramontana, Morro d’Alba, Polverigi, Rosora, San Marcello, Senigallia Serra de’ Conti, Trecastelli (tutti con una giornata).
Il Monsano Folk Festival, si caratterizza, nel vasto panorama italiano, per la sua particolare formula di rapporto, di scambio, di confronto-“scontro”, tra la musica originale degli autentici portatori della tradizione e quella dei vari gruppi ed interpreti del folk-revival, in un accostamento di pari dignità, di notevole interesse e di grande valore scientifico. Un Festival singolare, che per la “libertà” e la spontaneità con cui viene organizzato e vissuto, si distingue nettamente dall’attuale, sconfortante panorama di falsificazione e di massificazione operate sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare. Un Festival, che alla forza della tradizione lega esperienze innovative, un Festival per tutti si, ma anche per spettatori anomali, curiosi, “vivi”, cacciatori di sorprese.
Quest’anno il Festival ha come tema Non altro che il canto: (1968-2018), I cinquant’anni d’arte e di passione de La Macina, uno dei gruppi “storici” del folk italiano, l’unico ad avere mezzo secolo alle spalle di continua ed ininterrotta attività. Un Festival che in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, difende con tenacia la sua esistenza e la sua identità, quindi ancora di più un Festival“resistente”, ma ancora una volta limitato e condizionato dal momento economico decisamente non favorevole, nel quale si dibatte l’Italia, ma soprattutto tutto ciò che significa cultura in questo nostro Bel Paese !
Quindi, nonostante i “feroci”, “selvaggi”, continui tagli del già esiguo ed imbarazzante budget, abbiamo cercato anche quest’anno di presentare un Cartellone più che dignitoso, ringraziando ancora tutti gli artisti, al loro mettersi in gioco e soprattutto al loro entusiasmo ed alla loro innata bravura, alla loro voglia di “aiutare” e di “arricchire” ulteriormente un Festival, (unico nel suo genere) un “piccolo-grande” Festival, che ha basato da sempre la sua identità e la sua autorevolezza, nella “testa”, nel “cervello”, nelle e “idee”, nel continuamente inventarsi e reinventarsi, piuttosto che nell’adagiarsi, nel “portafoglio”, nei “soldi”, nei grandi contributi pubblici e privati, che a dire il vero in tutti questi anni, hanno sempre latitato alla grande!
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-07-2018 alle 19:03 sul giornale del 28 luglio 2018 - 491 letture
SHORT LINK:
https://vivere.me/aW3R