Arriva il Tax Free Day: un giorno dopo rispetto al 2017, Falconara maglia nera della Regione

Sarà il 5 agosto il giorno del Tax Free Day di Ancona. Una data simbolica, che rappresenta il tempo impiegato dalle imprese del luogo passato a lavorare per pagare le tasse. A indicarlo una ricerca del CNA di Ancona, che ha preso in esame la tassazione su Ancona Osimo e Falconara, comparandole a 137 Comuni su tutta la penisola
Dal 6 agosto ciò che le imprese Anconetane ricaveranno non sarà impiegato per pagare le tasse, ma attenzione non stiamo parlando di guadagno puro, restano ancora da pagare fornitori stipendi affitti o qualsiasi altra spesa d’impresa. Un’immagine metaforica quella del Tax Free Day, che permette però di visualizzare bene la prima difficoltà d’impresa in Italia, ovvero la tassazione.
Il Calcolo della data è ricavato dal Total Tax Rate, ovvero il totale delle imposte di diverso genere pagato dall’azienda. Essendoci differenza su base territoriale il giorno varia di comune in comune: Ancona 5 agosto (45° su 137 comuni presi in esame), Osimo 1 agosto (32°), a Falconara spetta la maglia nera, 16 agosto (95° in graduatoria). “Stiamo parlando del tema della dignità” spiega il Direttore territoriale del CNA di Ancona Massimiliano Santini, lanciando un appello riferito ai politici: “Vogliamo una politica degna dei nostri imprenditori, che possa comprendere che questi appelli sono necessità e non solo una rivendicazione di settore”. Quindi un taglio delle tasse, operato però in maniera intelligente, andando a impattare sul cuneo fiscale, Iri, deducibilità dell’IMU, premiando le imprese che reinvestono utili in azienda.
“Il CNA si propone come interlocutore autorevole” continua Santini “perché i nostri rapporti si basano su ricerca analisi e numeri. Non ci limitiamo a presentare problemi, ma anche proposte di cambiamento”. Ma quale è la situazione dell’area vasta di Ancona? I dati raccolti, presentati dal Segretario della CNA di Ancona Andrea Cantori, mostrano un irrevocabile trand che dal 2011 ha portato ad un aumento delle tasse nazionali di oltre 7 punti percentuali a discapito di incidenze Regionali e Comunali, scesi con i nuovi ordini di tassazione. “Una criticità confermata dal fatto che nonostante nell’ultimo anno le tasse comunali e Regionali siano salite dello 0,2% i comuni non hanno perso posizioni in classifica, a testimoniare che l’incremento è avvenuto su tutti i comuni osservati”.
Problematica nazionale riscontrata anche dalla Presidente della CNA di Ancona Loredana Giacomi, che da imprenditrice spiega: “Non sono le variazioni dello zero virgola che potranno aiutare le aziende a rinascere. Bisogna intervenire sulla tassazione nazionale per operare una vera svolta. Se vogliamo crescere e abbassare la percentuale di disoccupazione bisogna intervenire su quel 218 (I giorni dell’anno per arrivare al Tax Free Day n.d.r.).
Analisi delle criticità accompagnate da proposte, come ad esempio il taglio della TARI per quelle imprese che già provvedono autonomamente allo smaltimento dei rifiuti prodotti, o la deducibilità dell’Imu da proprietà utilizzate nel proprio lavoro. Operazioni che potrebbero incidere sulle entrate comunali, ma il Direttore Santini rassicura: “Hai comuni non chiediamo tagli importanti, piuttosto che i servizi forniti dagli stessi siano all’altezza della tassazione applicata. Il vero impatto per le imprese è quello della tassazione nazionale. Occorre creare un vero tavolo in cui ogni parte abbassi la guardia per ideare un piano serio che dia peso alla figura dell’imprenditore”.
Questo è un articolo pubblicato il 03-08-2018 alle 22:20 sul giornale del 04 agosto 2018 - 673 letture
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