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Attenti al caldo: nuovi svenimenti in città, non solo tra gli anziani

Croce Gialla 2' di lettura Ancona 09/08/2018 - Paziente di 20 anni sviene al Cras in attesa di essere visitato, stessa sorte per una 41enne in fila all’anagrafe. Un mancamento costringe a terra una signora di 80 anni, necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco

Temperature oltre e 30 gradi e umidità al 50% rendono le giornate nel Capoluogo dorico infernali per chi non ha la fortuna di godersi le ferie in spiaggia. A farne le spese un ragazzo di 20 anni, che nella mattina di giovedì si trovava in un ambulatorio del Cras, in attesa di essere visitato. Ma il caldo e l’attesa spossavano il ventenne, che finiva per perdere i sensi nella preoccupazione generale. Accorreva alla clinica un mezzo della Croce Gialla di Ancona e il ragazzo, svenuto nei corridoi della clinica del Piano li riapriva in quelli dell’Ospedale di Torrette, dove veniva trattato per il colpo di calore.

Non passava molto tempo che sempre i Militi della Croce Gialla dovevano recarsi negli uffici dell’anagrafe del Comune di Ancona per un caso affine. Una donna di 41 anni aveva ceduto al colpo di calore, crollando attera nell’attesa di un certificato. Anch’essa era trasportata all’Ospedale di Torrette per riprendersi prontamente.

Erano le 10 e 30 quando una nuova chiamata del 118 indicava ai Militi della Croce Gialla di recarsi in via Cialdini, dove una donna anziana non rispondeva alla chiamate di amici e parenti. Sul posto insieme ai Militi l’auto medica del 118 e i Vigili del Fuoco. Erano attimi di tensione quelli che i Pompieri impiegavano ad aprire la porta dell’appartamento dell’80enne, ma una volta all’interno tutta la troupe poteva tirare un sospiro di sollievo. La signora sempre per un colpo di calore aveva perso l’equilibrio, cadendo ai piedi del suo divano senza riuscire più ad alzarsi. Sebbene la signora fosse provata dal tempo trascorso sul pavimento era in buone condizioni fisiche, anche grazie al rapido intervento dei soccorsi, richiesto dagli attenti parenti. Bastavano le curo del medico dell’auto medica a far recuperare le forze alla signora, che decideva di non avvalersi del trasporto in Ospedale.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it





Questo è un articolo pubblicato il 09-08-2018 alle 15:28 sul giornale del 10 agosto 2018 - 730 letture

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