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Sirolo: Perlustravano le case con macchina rubata, arrestata ladra ricercata

2' di lettura 19/08/2018 - La volante dei carabinieri notava subito la Citroen Saxo che si aggirava in via la Forma nel pomeriggio di venerdì, rallentando in prossimità delle abitazioni virtualmente accessibili dalla strada

Intuite le intenzioni dei due passeggeri del veicolo i Carabinieri della Stazione di Numana fermavano la vettura per effettuare un controllo sulla donna alla guida e sull’uomo che l’accompagnava. Immediatamente emergevano i frutti dell’ottimo fiuto dei Militari, risultando dall’identificazione che i due rom di origine Croata erano a bordo di un’auto rubata a Bologna solo qualche settimana prima e la donna, Cristina M. pregiudicata per truffe e danni al patrimonio.

Già con pronta l’accusa di ricettazione per l’auto rubata, immediatamente sequestrata dai Carabinieri, i due venivano condotti in Questura, dove sarebbero emerse ulteriori novità riguardo la donna. Immessi i dati della donna nella banca dati in uso alle Forze dell’Ordine emergeva infatti che , nota anche con numerosi alias, aveva a suo carico un ordine di carcerazione, emesso dalle Procure di Venezia e Bologna, emesse nel 2015 e 2016. Dopo ben 3 anni di latitanza la condannata veniva finalmente assicurata alla giustizia e trasferita al carcere femminile Villa Fastiggi di Pesaro, dove iniziare a scontare la pena di 5 anni e 3 mesi di reclusione.

Intuite le intenzioni dei due passeggeri del veicolo i Carabinieri della Stazione di Numana fermavano la vettura per effettuare un controllo sulla donna alla guida e sull’uomo che l’accompagnava. Immediatamente emergevano i frutti dell’ottimo fiuto dei Militari, risultando dall’identificazione che i due rom di origine Croata erano a bordo di un’auto rubata a Bologna solo qualche settimana prima e la donna, già pregiudicata per truffe e danni al patrimonio.

Già con pronta l’accusa di ricettazione per l’auto rubata, immediatamente sequestrata dai Carabinieri, i due venivano condotti in Questura, dove sarebbero emerse ulteriori novità riguardo la donna. Immessi i dati della donna nella banca dati in uso alle Forze dell’Ordine emergeva infatti che la donna, nota anche con numerosi alias, aveva a suo carico un ordine di carcerazione, emesso dalle Procure di Venezia e Bologna, emesse nel 2015 e 2016. Dopo ben 3 anni di latitanza la condannata veniva finalmente assicurata alla giustizia e trasferita al carcere femminile Villa Fastiggi di Pesaro, dove iniziare a scontare la pena di 5 anni e 3 mesi di reclusione.


di  Filippo Alfieri
redazione@vivereancona.it





Questo è un articolo pubblicato il 19-08-2018 alle 17:20 sul giornale del 20 agosto 2018 - 2757 letture

In questo articolo si parla di cronaca, articolo, Filippo Alfieri

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