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"La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani": il convegno regionale su come riconoscerla ed intervenire

violenza domestica sulle donne 4' di lettura Ancona 16/10/2018 - “La violenza sui minori, sulle donne e sugli anziani: riconoscere, proteggere, intervenire” è il titolo del convegno regionale, giunto alla sua VI edizione, organizzato dall’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, che si terrà giovedì 18 ottobre 2018 presso l’Aula Montessori della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Ancona.

Un appuntamento che affronta un tema di grande attualità, la violenza sulle persone fragili, ormai fisso ed imperdibile per tutti i professionisti di varie discipline che orbitano attorno ad una problematica estremamente complessa.

Si tratta di un evento che conta già 300 iscritti e che, grazie al contributi di esperti di acclarata fama, consentirà di confrontarsi sugli strumenti necessari per il contrasto alla violenza.

Interverranno il Presidente del Convegno, Michele Caporossi, Direttore Generale dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, il Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Prof. Sauro Longhi, ed il nuovo Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, Dott.ssa Monica Garulli.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità circa 1 su 6 persone anziane ha subito alcune forme di abuso durante lo scorso anno. Se la proporzione delle vittime di abusi sugli anziani rimane costante, il numero di persone colpite aumenterà rapidamente a causa dell'invecchiamento della popolazione, aumentando a 320 milioni di vittime entro il 2050. Per quanto riguarda le donne si stima che il 31.5% della popolazione femminile compresa tra 16-70 anni ha subito nel corso della vita violenza fisica o sessuale, il 26.4% ha subito violenza psicologica o economica e il 21.5% ha subito comportamenti persecutori (stalking) da parte di un ex-partner. I dati relativi alla violenza sui minori evidenziano che complessivamente ogni anno, nel mondo, i bambini sottoposti a qualche forma di violenza siano fra 500 milioni e 1.5 miliardi. In Italia si stima che siano 100 mila i bambini maltrattati, il 19% di questi è vittima di violenza assistita, che rappresenta la seconda forma di maltrattamento sui minori.

Argomento di estremo interesse ed attualità verrà trattato da Loredana Buscemi, a cui è stata affidata la Direzione Scientifica dell’evento, in tema di “Linee guida nazionali per le aziende sanitarie e ospedaliere in tema di soccorso e assistenza socio-sanitaria alle donne che subiscono violenza”, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale il 30 gennaio 2018, documento che scrive una pagina storica per il nostro Paese. Obiettivo delle linee guida è quello di fornire un percorso dedicato negli ospedali italiani alle donne vittime di violenza; l’incontro con il personale sanitario del Pronto Soccorso è infatti uno dei primi contatti che la donna ha con le realtà istituzionali. Il provvedimento prevede, infatti, dopo il triage infermieristico, salvo che non sia necessario attribuire un codice di emergenza (rosso), che alla donna sia riconosciuta una codifica di urgenza relativa (codice giallo o equivalente) per garantire una visita medica tempestiva (tempo di attesa massimo 20 minuti) e ridurre al minimo il rischio di ripensamenti o allontanamenti volontari. Le linee guida prevedono, inoltre, la formazione continua degli operatori della salute, indispensabili per una buona attività di accoglienza, di presa in carico, di rilevazione del rischio, di prevenzione e di raccolta e custodia di prove, quale tracce biologiche, per i necessari accertamenti di natura medico legale.

Gli Ospedali Riuniti di Ancona dal 2006 hanno stabilito protocolli assistenziali per le vittime di violenza, differenziando la donna adulta dalla bambina violentata e/o maltrattata, in quanto trattasi di problematiche che richiedono un approccio multidisciplinare diversificato: la minore non è una donna piccola, è una bambina!! Dall’entrata in vigore delle nuove linee guida, un gruppo di lavoro Aziendale ha provveduto alla revisione dei protocolli per garantire quanto previsto dalla nuova normativa.

Nel corso dei lavori verrà proiettato un video di un caso concreto salito agli onori della cronaca, triste rappresentazione delle criticità ancora oggi presenti nel sistema di gestione delle vittime di violenza.

I DATI DELLA NOSTRA REALTA’

Gli abusi sui minori rappresentano una delle più gravi emergenze umanitarie del nostro tempo. Secondo i dati riferiti dal Dott. Michele Caporossi, dal 1° gennaio 2010 a fine 2017, i casi osservati nell’ospedale materno-infantile Salesi sono stati 69, di cui 37 per sospetto maltrattamento e 32 per sospetto abuso sessuale. La fascia di età maggiormente interessata è quella da 6 ai 10 anni, seguita da quella da 0 a 5 anni. I casi sono stati tutti segnalati all’Autorità Giudiziaria.

Per quanto attiene la donna adulta, considerato lo stesso periodo, i casi giunti all’osservazione della nostra Azienda sono stati 223, di cui 194 casi di maltrattamento e 29 di violenza sessuale. La fascia di età maggiormente colpita è quella al di sopra dei 40 anni. La norma penale, considerata la delicatezza della problematica prevede l’obbligo da parte del professionista della salute di denuncia all’Autorità Giudiziaria solo in situazioni particolari, previste dal codice penale, lasciando alla donna la libertà di decidere se sporgere o meno querela.


da Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti
Umberto I-G.M. Lancisi- G. Salesi





Questo è un comunicato stampa pubblicato il 16-10-2018 alle 21:13 sul giornale del 17 ottobre 2018 - 1329 letture

In questo articolo si parla di sanità, attualità, Ospedali Riuniti

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