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Addio all'ingegnere Michele Cipriani, padre del porto turistico

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Michele Cipriani
È morto nella giornata di domenica, dopo una lunga malattia, l'ingegnere Michele Cipriani, professionista molto conosciuto e stimato in vari ambiti e noto per aver gestito il progetto che ha portato alla realizzazione del porto turistico di Ancona.

Lascia la moglie Ola e i quattro figli Rosarita, Roberta, Corrado e Christian. I suoi familiari lo ricordano come un uomo onesto, gentile, generoso ed umile, caratterizzato da una profonda resilienza.

La sua vita privata di padre e marito si è sempre intrecciata con quella professionale dell'ingegnere, iniziata con il titolo di Ufficiale dei Vigili del Fuoco a Torino, subito dopo la laurea. Ha progettato numerosi interventi portuali lungo la costa Adriatica e, dal 1980, nominato dirigente dello stesso Ufficio a Roma. È stato membro del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, con funzione ispettiva sui porti più importanti d'Italia, quali Genova, Napoli, Palermo, Ancona, Venezia e Ravenna. Il 27 Dicembre 1993 è stato insignito del titolo di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

Di origini pugliesi, Cipriani è sempre stato profondamente legato alla città di Ancona: dagli anni '60 agli anni '80 ha lavorato per l'Ufficio Speciale per le Opere Marittime del capoluogo dorico, redigendo il Piano Regolatore del Porto della città. Nel 1977, su incarico della Camera di Commercio di Ancona, ha redatto la prima ipotesi di porto turistico della città. Da questa visione ha realizzato e gestito il progetto che, in collaborazione con altri colleghi, ha dato vita all'attuale Porto Turistico. È stato inoltre Past President del Lions Club Ancona Host.



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