Falconara, l'amministrazione comunale replica a Federici sulla questione scolmatori: ''Ennesima strumentalizzazione''

I continui interventi fotocopia del capogruppo PD Franco Federici sulla questione degli sversamenti sono ormai diventati unicamente un modo di strumentalizzare il disagio del territorio falconarese con il solo fine di propagandare se stesso.
Appena nove giorni fa le amministrazioni comunali di Ancona e Falconara e la società Viva Servizi hanno annunciato l'avvio dell'appalto per la progettazione degli interventi per il mese di settembre: si tratta di tre stralci per un valore complessivo di 22 milioni di euro (12,7 milioni solo per Falconara), che per complessità ed essendo necessario un appalto europeo richiedono tempi molto lunghi.
I disagi dovuti all'apertura degli scolmatori avrebbero potuto essere affrontati già da tempo, se solo ci fosse stata una volontà forte delle amministrazioni precedenti a guida Ds-Margherita e poi Pd. Invece solo con l'amministrazione Brandoni e poi con quella guidata da Stefania Signorini si è deciso di affrontare la questione in modo serio insieme al comune di Ancona. I sindaci dei due Comuni hanno ottenuto dall'Aato una programmazione di opere con la relativa copertura finanziaria e questo, presupposto per risolvere carenze che tanti disagi comportano per cittadini e operatori, sembra che infastidisca Federici.
Il Comune di Falconara, insieme a quello di Ancona, è stato parte attiva nel decidere che interventi realizzare: la cosiddetta 'soluzione C' , integrata e modificata tenendo presenti le indicazione date dai Consigli comunali dei due territori in sessione congiunta, prevede tre interventi autonomi e funzionali per Ancona e otto interventi autonomi e funzionali per Falconara. Tutti gli 11 interventi vengono economicamente stimati in circa 40 milioni di euro. Si spendono 22 milioni e non 40 perché si parte con la progettazione e realizzazione di alcuni stralci, comunque già funzionali e rispondenti agli obiettivi.
Quanto alla condotta nella zona collinare, questa è sì di acque miste, ma ha lo scopo principale di intercettare l'acqua piovana prima che arrivi in pianura in in modo da non sovraccaricare le condotte esistenti lungo la costa e ridurre l'eventuale apertura degli scolmatori.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-08-2019 alle 17:34 sul giornale del 16 agosto 2019 - 1133 letture
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