Falconara: Caricchio (Lega): "Perplessità sul contributo del servizio comunale al soccorso in spiaggia"

"La stagione balneare volge al termine ed è tempo di bilanci in merito all’importante e delicata situazione del soccorso in spiaggia"
Non sono stati pochi questa estate i casi (più o meno gravi) che hanno richiesto l’intervento dei mezzi sanitari nella nostra spiaggia; interventi prestati con professionalità dal personale del 118 ma che non hanno visto coinvolti il quad ed il suo personale (spesso totalmente ignaro di ciò che avveniva nel litorale cittadino). Come Consigliere avevo segnalato sin da subito che il servizio organizzato dal Comune per il soccorso in spiaggia era totalmente inadeguato ed inutile per come era strutturato oltre a destare perplessità a causa di ombre e falle nella conformità alla normativa, e così purtroppo è stato.
Tale servizio, già lo scorso anno, era stato totalmente snobbato dal Sindaco, al punto da lasciare nella stagione 2018 al solo senso di responsabilità della Croce Gialla l’espletamento del servizio, partecipando con un contributo che si potrebbe definire ridicolo.
E quest’anno? Ancora peggio!
Il soccorso in spiaggia non sembrava nemmeno presente nei pensieri del Sindaco fino a che, grazie ad una mia interrogazione a maggio, il tema viene portato di forza all’interesse del Consiglio.
Ma si sa un servizio così essenziale non si presta bene a foto e comparsate per cui come fare per ottenere un po’ di audience? La missione impossibile è stata cercare prime pagine tentando (inutilmente) di scaricare la responsabilità sull’ASUR, tra l’altro a stagione balneare già nel vivo e quindi con possibilità di risultato assolutamente nulle.
Così il Sindaco, dopo qualche intervista, impossibilitata a sfuggire dalle proprie responsabilità, si è trovata a dover necessariamente erogare il servizio con un obiettivo ben preciso: spendere il meno possibile!
E da qua iniziano una serie di “piccole” criticità: il servizio viene affidato ad un’associazione che, non avendo mai avuto esperienze analoghe, improvvisa un quad non attrezzato (nemmeno di defibrillatore semiautomatico), con equipaggio formato da un unico soccorritore e di proprietà di un privato (cosa non prevista dalla normativa se non per un periodo estremamente limitato ed in attesa di regolarizzazione).
Solo a seguito di miei frequenti sopralluoghi e segnalazioni si è visto implementare fino a due persone l’equipaggio (inizialmente solo nel weekend), oltre ad “apparire” un obsoleto defibrillatore e successivamente un nuovo quad, in servizio dal 20 luglio, comunque privo di segnalatori acustico visivi, e sempre di proprietà di un privato.
Mi sono così sentito in dovere, per evitare di creare una polemica lesiva per la stagione balneare, di andare a parlare direttamente con il Dirigente preposto lo scorso 1 agosto, sottolineando come la situazione fosse anche legalmente inadeguata e ci fosse la necessità di regolarizzare il tutto quanto prima.
Seppur nell’inevitabile imbarazzo dell’ambiguo ruolo, in quanto preposto ai Servizi Sociali e contemporaneamente alla Polizia Locale, ovvero risultando come in molte altre situazioni controllore di se stesso, il Dirigente mi ha rassicurato dandomi la garanzia che la proprietà del mezzo (ed ogni altra criticità) sarebbe stata regolarizzata entro i 30 giorni previsti dalla legge art 94 comma 4 bis del cds (insomma con comodo…magari per fine stagione la sicurezza in spiaggia potrebbe risultare in regola!)
Sono quindi purtroppo costretto a sottolineare che tutte le criticità sollevate siano dovute ad un’Amministrazione che ha preferito stanziare 12.000 € per i fuochi d’artificio e molte altre migliaia per attività estive ludiche andando a risparmiare su quelli che sono i servizi di base ed erogando per il servizio di soccorso solamente 4500 € in una gara al ribasso.
Questa è l’ennesima dimostrazione che vi è un totale disinteresse verso tutto ciò che non porta immagine immediata anche se si tratta di un servizio di importanza fondamentale; anche in questo caso l’Amministrazione ed alcuni suoi collaboratori hanno infatti dimostrato poca competenza specifica ed un atteggiamento che prevede di evitare di affrontare il problema e, se ciò non è possibile, di affrontarlo solo se ci sono segnalazioni che possano ledere la propria immagine.
Questo è un articolo pubblicato il 25-08-2019 alle 18:11 sul giornale del 26 agosto 2019 - 1330 letture
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