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Mangialardi sui bagni al mare: "Nelle Marche sono vietati, il Governo precisi la FAQ nel sito"

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"Niente bagni al mare così come restano chiusi gli accessi alle spiaggia, ai parchi e alle aree verdi pubbliche". Il sindaco Maurizio Mangialardi, presidente dell'Anci Marche, fa chiarezza su una notizia rimbalzata sulle cronache nazionali che però ha generato "solo confusione".

Tutto nasce da una FAQ (una risposta apparsa sul sito del Governo alle domande più frequenti dei cittadini) in cui si chiedeva se "è lecito per chi abita in prossimità del mare, dei fiumi o dei laghi" fare il bagno negli stessi. La risposta degli uffici del Governo è stata contraddittoria perchè nella prima parte sembra autorizzarli ma alla fine si contraddice e li vieta. Ma non solo. In molte regioni, tra cui le Marche, ci sono specifiche ordinanze regionali che vietano espressamente l'accesso alle spiaggia, ai parchi e alle aree verdi pubbliche.

La risposta degli uffici del Governo (online fino al 25 aprile) recita: "Sì. È sempre possibile svolgere l'attività motoria in prossimità della propria abitazione principale, o comunque di quella in cui si dimora dal 22 marzo 2020, con la conseguenza che è ammesso, per coloro che abitano in luoghi montani, collinari, lacustri, fluviali o marini - e sempre che non si tratti di soggetto per il quale è fatto divieto assoluto di mobilità in quanto sottoposto alla misura della quarantena o risulti positivo al virus - effettuare tale attività in detti luoghi (ivi compreso fare il bagno al mare/fiume/lago) purché individualmente e comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona. Ciò in quanto i predetti non sono luoghi chiusi al pubblico, come invece lo sono, attualmente, i parchi e le aree verdi urbane, e altresì gli stabilimenti balneari, in cui permane il divieto di ingresso e circolazione".

"Nessuno può entrare in spiaggia e fare il bagno e lo stesso vale per l'accesso alle aree verdi pubbliche e ai parchi -precisa Mangialardi- resta tutto confermato come da ordinanza già emessa e tutt'ora in vigore. Questa risposta pubblicata dagli uffici del Governo sul sito deve essere rettificata perchè genera solo confusione e da' una lettura sbagliata delle disposizioni vigenti lasciando intendere che siamo già in una fase 2 cosa che non è".



Questo è un articolo pubblicato il 26-04-2020 alle 12:51 sul giornale del 27 aprile 2020 - 3076 letture