Giornata contro l'omofobia: ancora troppo frequenti i casi di sofferenza.

Il 17 Maggio 2020 ricorre, dal 2004, la giornata internazionale contro l’omo-bi transfobia. La data di quest’anno ricade nel 30esimo anniversario del giorno in cui, nel 1990, l’Organizzazione mondiale della sanità cancellò l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali.
Il principio della parità di trattamento costituisce un valore fondamentale dell'Unione europea. La Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea rappresenta il primo strumento internazionale a favore dei diritti dell'essere umano che, all'articolo 21, paragrafo 1 vieta esplicitamente la discriminazione fondata sull'orientamento sessuale: "È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le caratteristiche genetiche, la lingua, la religione o le convinzioni personali, le opinioni politiche o di qualsiasi altra natura, l'appartenenza ad una minoranza nazionale, il patrimonio, la nascita, gli handicap, l'età o le tendenze sessuali". Anche la nostra Carta Costituzionale non manca di sottolineare come tutti/e abbiamo uguali diritti e opportunità e che l’Italia è un paese che riconosce pari dignità a tutte/i le/i cittadini/e. In tale contesto, la consigliera di parità D.ssa Pina Ferraro Fazio, chiamata a contrastare ogni forma di discriminazione e a promuovere le pari opportunità nel lavoro e nella società, nel suo ruolo istituzionale di garanzia e di pubblico ufficiale, ritiene indispensabile tenere alta l’attenzione rispetto a fenomeni discriminatori e vessatori, ancora troppo presenti nei luoghi di lavoro e nella società, che possiamo racchiudere nell’atteggiamento omotransfobico. Isolamento lavorativo, sociale e familiare, sono solo alcune delle problematiche che si trovano ad affrontare le persone LGBT. La sofferenza e i soprusi che spesso subiscono, episodi di omotransfobia e le discriminazioni rappresentano un problema sociale e comunitario che necessita di attenzione e risposte competenti. Quello delle discriminazioni è un fenomeno ancora fin troppo diffuso come sottolinea la consigliera, che insiste affinchè ci si occupi adeguatamente, e in ottica di rete, del contrasto alla discriminazione di genere e affrontare anche i diversi temi legati l'orientamento sessuale ed all'identità di genere. Sono ancora troppo frequenti i casi di sofferenza sul piano dello sviluppo e dell'autonomia e come consigliera proseguirò in questo compito di tutela per il contrasto delle discriminazioni di genere e o per orientamento sessuale ed identità di genere».
Sono state tante le iniziative di sensibilizzazione e formazione che la consigliera di parità, D.ssa Pina Ferraro Fazio, ha realizzato in questi anni, anche con il supporto e la collaborazione di enti e associazioni del territorio. Tante le giornate di sensibilizzazione e formazione realizzate congiuntamente all’Associazione Esna Consulenze di Genere Onlus e, nel 2019, si è avviata la collaborazione per lo sportello di ascolto e supporto a cui ha aderito anche la Cooperativa COOSS Marche. “La situazione e la vita delle persone lgbtqi+ (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, queer, intersex ecc) in Italia è ancora oggi contrassegnata da discriminazioni di stampo omobitansfobico. Siamo l’unico, tra i Paesi fondatori dell’Unione Europea, che non ha ancora una legge specifica sull’omo-bi-transfobia e siamo fanalino di coda nel riconoscimento dei diritti delle persone lgbt+” dichiara il Dott. Danilo Musso psicologo e Vice-Presidente dell’Associazione Esna Consulenze di Genere Onlus. “Un’importante ricerca condotta in Italia nell’ambito del progetto Hate Crimes No More Italy realizzato dal giugno 2019 al Dicembre dello stesso anno, dal Centro Risorse LGBTI ed altri partner, ha messo in evidenza quanto il fenomeno dei crimini d’odio con matrice omolesbobitransfobica sia ancora sommerso e che sui 672 casi segnalati nell’indagine condotta, l’83% circa non ha segnalato a nessuna realtà istituzionale o ad organizzazioni quanto subito. Questo è certamente un dato molto preoccupante perché ha dei profondi risvolti sulla salute psico-fisica e sul benessere individuale delle vittime di tali azioni ed una legge italiana ad hoc permettere non soltanto la tutela di queste vittime ma anche l’emersione di questo numero nero, taciuto e troppo spesso invisibile, quanto ignorato” . Ed è per questo che il 17 maggio di quest’anno, seppur il COVID ci ha costrette ad annullare alcuni eventi già in programma, non ci si può esimere nel tenere alta l’attenzione e vigilare sui territori di competenza affinchè ogni essere umano possa godere dei diritti costituzionalmente previsti. DANILO MUSSO VICE PRESIDENTE ESNA CONSULENZE DI GENERE ONLUS Pina Ferraro Fazio Consigliera di parità Ancona
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-05-2020 alle 23:26 sul giornale del 18 maggio 2020 - 198 letture
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