I dati sono un bene comune: Vivere Ancona aderisce all'iniziativa

In questi mesi sui nostri giornali abbiamo pubblicato quotidianamente dati su dati riguardo la pandemia. Oggi aderiamo alla campagna #datibenecomune perché i dati vengano forniti in maniera completa, aggiornata, disaggregata e machine readeble. Cosa vuol dire?
La domanda che mi viene posta più spesso è "Quanti sono i malati in questo comune?" Domanda a cui non posso rispondere perché i dati diffusi sono riferiti alla provincia. Avere dati disaggregati vuol dire, ad esempio, avere dati per ogni comune.
Dati che devono essere letti ed aggiornati in automatico. Devono essere machine readeble, ovvero leggibili dalle macchine quindi devono rispettare alcune caratteristiche tecniche che permettano a chi lo vuole di elaborarli in maniera automatica.
Questi dati non servono solo a soddisfare pur legittime curiosità giornalistiche.
È in base a questi dati che alcune regioni subiscono le restrizioni della fascia rossa, altre sono in fascia arancione e alcune mantengono la facia gialla. Ogni situazione ha affrontato la pandemia in modo diverso. Avendo a disposizione i dati corretti è possibile fare analisi e comprendere i metodi più efficaci.
Consiglio ad ogni lettore di leggere la lettera aperta: https://datibenecomune.it/#lettera e di firmare la petizione.
Questo è un editoriale pubblicato il 17-11-2020 alle 09:36 sul giornale del 18 novembre 2020 - 287 letture
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