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comunicato stampa
Oncologia e Covid, a Torrette tamponi rapidi antigenici per pazienti e operatori

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“Procedura TACCO 2” nei mesi di dicembre e gennaio. La Clinica Oncologica di Ospedali Riuniti Ancona prosegue nell’intervento di contenimento del contagio da Covid-19 e di tutela dei pazienti oncologici.

La seconda ondata epidemiologica da Covid-19 ha purtroppo confermato un dogma già evidente durante la scorsa primavera: “mai abbassare la guardia”. Anzi, in questo particolare momento, in cui la curva dei contagi sul territorio nazionale sembra tendere ad un allineamento, occorre mettere in campo tutte quelle azioni volte al contenimento del contagio e alla tutela delle persone. In questa direzione, un brillante esempio è quello messo in atto con la “Procedura Tacco 2”,Test rapidi Antigenici per la diagnosi di Sars-Cov-2 eseguiti all’interno della Clinica Oncologica Ancona e che dopo la prima esperienza con i test sierologici svolta nei quattro mesi da luglio ad ottobre, sarà proposto anche per i prossimi mesi.

Un progetto elaborato dalla Prof.ssa Rossana Berardi Ordinario di Oncologia presso l’Università Politecnica delle Marche e Direttore della Clinica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona e dai suoi collaboratori Dott. Luca Cantini, Dott.ssa Lucia Bastianelli, Dott. Alessio Lupi, Dott.ssa Giada Pinterpe in condivisione con la direzione dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti Ancona, con il supporto di Fondazione Ospedali Riuniti Ancona onlus e con il contributo di Banco Marchigiano Credito Cooperativo. Il Tampone rapido ad antigene GCCOV-502a, è prodotto da Orient Gene Biotech Co. Ltd, marchio Orient Gene Biotech Co. Ltd, ed è distribuito dalla ditta Innoliving Spa sulla base della schedula di trattamento oncologico.

“L'abbattersi di una seconda ondata di contagi in questi ultimi mesi del 2020 – ha dichiarato la professoressa Berardi - con picchi di incidenza e di mortalità che potrebbero addirittura superare quelli della scorsa primavera, ci porta ad implementare una risposta ancora più puntuale ed efficace. Data l’intrinseca latenza del riscontro anticorpale, il tampone naso-faringeo molecolare (con RT-PCR) rimane il gold standard diagnostico e andrebbe idealmente proposto per ogni accesso alla Clinica, soprattutto nei pazienti in trattamento attivo vista la fragilità e la potenziale immunosoppressione. Ma è evidente che nella pratica clinica l’integrazione con altri strumenti diagnostici come il test antigenico rapido, può rappresentare un’utile misura tesa a rafforzare il contenimento del contagio da SARS-CoV-2. La procedura TACCO-2 (“Test rapidi Antigenici per la diagnosi di SARS-Cov-2 all’interno della Clinica Oncologica-2”) si propone pertanto di offrire a tutti i pazienti afferenti presso la nostra Clinica un percorso diagnostico caratterizzato da tamponi rino-faringei molecolari a cadenza mensile affiancati dall’esecuzione di tampone rapido ad antigene GCCOV-502a. Anche a tutto il personale sanitario della Clinica proporremo un monitoraggio periodico con tamponi antigenici: sicurezza dei pazienti e degli operatori ci stanno particolarmente a cuore.”

“Nell’emergenza Covid, che ha toccato in maniera consistente Ospedali Riuniti nella prima fase dell’epidemia e anche in questi giorni - ha sottolineato il Dottor Michele Caporossi Direttore Generale di Ospedali Riuniti Ancona - grazie a persone di spessore come la prof.ssa Berardi, siamo riusciti a coniugare assistenza in emergenza e innovazione. Il processo storico di “ibridazione” tra discipline ha fatto sì che noi andassimo sempre in tempo reale oltre i protocolli prestabiliti di prevenzione e sicurezza. Tengo a precisare che non si é mai trattato di decisioni affrettate ma del fatto di anteporre la logica del fare a quella dell’aspettare. L’intervento dei fornitori privati é stato provvidenziale e di questo li ringraziamo di cuore.“

“Collaborazione e pianificazione riescono, in questo momento, a fare la differenza. - Ha dichiarato Gian Luca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche - La Clinica Oncologica dell’Univpm - Ospedali Riuniti di Ancona prosegue il suo lavoro con questo progetto di grande impatto e innovazione, per la sicurezza dei pazienti e degli operatori, oggi particolarmente a rischio di contrarre forme severe di Covid-19. Stimare il rischio e prendersi cura delle persone più fragili appare fondamentale per combattere la diffusione del virus. Ringrazio quindi, per l’impegno costante, tutta la Clinica Oncologica che riesce a mettere in campo, anche in questo periodo, capacità collaborative e approcci multidisciplinari guardando al futuro con fiducia ed offrendo una risposta concreta alla lotta al coronavirus.”

La Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus, dove “il tanto non è mai troppo se fatto con amore”, è stata sempre in prima linea e presente, fin dall’inizio, in ospedale durante tutta questa complicata emergenza COVID-19. “Abbiamo raggiunto l’impossibile grazie ai tanti donatori che ci sono stati vicini- ha affermato Marisa Carnevali presidente della Fondazione - e ci hanno permesso di dare risposte concrete e importanti ai reparti. In particolare, ci piace sottolineare la nostra costante vicinanza, da sempre, alla Clinica Oncologica con la quale sono stati realizzati progetti unici ed innovativi. Il costante dialogo - con la Prof.ssa Rossana Berardi, con i medici, con il personale infermieristico, ma anche e soprattutto con i pazienti con i quali si è creata una profonda empatia - si è rafforzato in questo anno e non è un caso, quindi, che grazie a due grandi partners, Innovling e Banco Marchigiano Credito Cooperativo, abbiamo potuto supportare il primo progetto Tacco con la fornitura di 4000 test sierologici rapidi nel periodo luglio-ottobre 2020. Gli interessanti risultati scientifici di questo progetto ci hanno spinto a proseguire e oggi siamo ancora presenti, con Innoliving e Banco Marchigiano Credito Cooperativo, in Clinica Oncologica nel progetto TACCO 2 con la fornitura di tamponi rino-faringei rapidi che saranno utilizzati nei prossimi mesi.”

“Siamo onorati – ha dichiarato Danilo Falappa, Direttore Generale di Innoliving – di questa riconferma da parte della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona, che ci ha voluti al suo fianco anche nel secondo step della Procedura Tacco. In un anno molto difficile come quello che stiamo vivendo, è per noi motivo di orgoglio sostenere lo staff medico della Clinica Oncologica, contribuendo a difendere dal rischio di contagio una categoria di pazienti particolarmente fragile. Nella prima fase avevamo fornito i test sierologici per la ricerca degli anticorpi del Covid - 19, ora mettiamo a disposizione i tamponi rapidi antigenici per la diagnosi dell’infezione, che consentono di ottenere il risultato in soli 15 minuti. Insieme al Banco Marchigiano, nostro partner in questa strategica iniziativa, continueremo a dare il nostro apporto anche per il futuro”.

E’ oramai risaputo che i pazienti oncologici hanno una fragilità che li espone maggiormente al contagio da virus e le Unità Operative di Oncologia in particolare hanno dovuto mettere in atto tempestive misure di contenimento del contagio. Oltre ai pazienti oncologici, un’altra categoria ad elevato rischio di contagio è rappresentata dagli operatori sanitari.

Per questo, presso la Clinica Oncologica Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona, già nel periodo luglio-ottobre è stata istituita la procedura TACCO (“Test sierologici per Anticorpi anti-SARS-CoV-2"). Sono stati sottoposti a test sierologico rapido “pungidito” (GCCOV-402a) tutti i pazienti afferenti presso la Clinica e tutto il personale sanitario operante presso la struttura, allo scopo di valutare l’incidenza di positività sierologica nella popolazione testata. Al momento della prima analisi (18 ottobre 2020) 10 pazienti su 881 (1,1%) sono stati rinvenuti positivi al test sierologico anticorpale rapido GCCOV-402a e il loro accesso alla struttura ospedaliera è stato pertanto consentito solo dopo essersi accertati dell’assenza di infezione in corso.

Tali dati fotografano la realtà epidemiologica della Provincia di Ancona e della Regione Marche nel periodo considerato (luglio-ottobre 2020), che è stato caratterizzato da un temporaneo calo della curva dei contagi. Grazie alla collaborazione con il laboratorio analisi della struttura ospedaliera diretto dal dottor Marco Moretti al controllo incrociato con il test sierologico standard (saggio di chemiluminescenza iFlash 3000 per IgM/IgG anti-SARS-COV-2) a cui sono stati sottoposti i 10 pazienti positivi e i 75 pazienti della corte negativa di controllo, la concordanza totale del test rapido è inoltre risultata del 95% rispetto al test sierologico standard. Ciò indica un’ottima riproducibilità dei risultati ottenuti con il test sierologico rapido.

La “procedura Tacco 2”, si inserisce nell’attuale contesto epidemiologico e così come la precedente, ha i seguenti obiettivi:

- Valutare l’incidenza di infezione da SARS-CoV2 nei pazienti con diagnosi oncologica afferenti presso la Clinica Oncologica-Ospedali Riuniti Ancona e negli operatori sanitari che vi operano, nei prossimi due mesi.

- Stimare rischio relativo di infezione per i pazienti con diagnosi oncologica sulla base delle loro caratteristiche demografiche e clinico-patologiche e l’outcome oncologico dei pazienti risultati infetti.

“Il progetto “Tacco 2” rappresenta una ulteriore forma di protezione e tutela che la Clinica Oncologica offre ai nostri pazienti ma anche a tutti i nostri operatori sanitari impegnati giornalmente nel lavoro di cura e nel contrasto alla nuova ondata da Covid 19. Prendersi cura e sicurezza sono i principi fondamentali della nostra Clinica - sottolinea Pasquale Delli Santi coordinatore infermieristico della Clinica Oncologica.

“La disponibilità di queste informazioni - ha tenuto a precisare la Prof.ssa Rossana Berardi - potrà permettere la valutazione dell’incidenza e del rischio relativo di infezione da SARS-Cov-2 nonché della prognosi dei pazienti oncologici in questa fase dell’emergenza, con il fine ultimo di implementare una pronta ed efficace riorganizzazione dei percorsi di cura in rapporto al continuo evolversi della pandemia”