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Delitto al Pinocchio, a Rossetti contestato anche lo stalking. Sarà chiesta la perizia psichiatrica

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Omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dallo stalking. È l'accusa mossa dalla procura di Ancona a Mattia Rossetti, il 26enne arrestato per l'assassinio del suo ex compagno di scuola Michele Martedì.

Secondo gli inquirenti Rossetti aveva tutta l'intenzione di uccidere Michele: lo aveva cercato anche il giorno prima dell'agguato, sempre con il coltello portato appositamente da casa. Poi l'appostamento nei pressi di Villa Igea, in via Maggini, l'aggressione alle spalle e i nove fendenti che sono stati fatali al giovane parrucchiere dorico.

Oltre alla premeditazione è stata contestata anche l'aggravante dello stalking, in quanto sarebbero emersi altri elementi che puntano a una vera e propria ossessione di Mattia nei confronti di Michele. Un comportamento ossessivo sfociato nell'omicidio da parte di chi in passato aveva avuto problemi psichici. Era stato in cura al Centro di salute mentale di Ancona e aveva subito un paio di Tso.

Rossetti inoltre aveva già manifestato comportamenti violenti. Incensurato, su di lui pende una denuncia per percosse e violenza privata sporta nel novembre 2019 da una giovane. Il 26enne l'avrebbe presa a schiaffi e pugni, mandandola al pronto soccorso, al termine di una serata in discoteca, quando la ragazza si sarebbe rifiutata di portarlo a casa in auto.

Anche per questo la procura disporrà una perizia psichiatrica per valutare lo status mentale del giovane al momento dei fatti. In attesa dell'esito dell'autopsia sul corpo della vittima, è stata disposta anche una perizia su pc e cellulari.