comunicato stampa
Riconoscimento delle virtù eroiche del servo di Dio, Don Bernardino Piccinelli che fu Vescovo ausiliare della Diocesi Ancona-Osimo

Durante l’Udienza, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare i Decreti riguardanti: - le virtù eroiche del Servo di Dio Bernardino Piccinelli (al secolo: Dino), dell’Ordine dei Servi di Maria, Vescovo titolare di Gaudiaba ed Ausiliare di Ancona; nato il 24 gennaio 1905 a Madonna dei Fornelli, frazione di San Benedetto Val di Sambro (Italia) e morto ad Ancona (Italia) il 1° ottobre 1984. – Così scrive Sua Eccellenza Mons. Angelo Spina arcivescovo metropolitano di Ancona-Osimo. - Recandomi nella chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Ancona, sono rimasto sempre colpito dalle numerose attestazioni nel registro, dove i fedeli scrivono le loro riflessioni e preghiere, e nel vedere tanti pregare, in silenzioso raccoglimento sulla tomba di P. Bernardino Piccinelli. É stato un pastore – diremmo oggi – con “l’odore delle pecore”. Un pastore in mezzo alla gente. La sua infanzia, la sua vocazione, il suo sacerdozio e il suo episcopato sono stati segnati dalla profonda fede che lo hanno illuminato, nella forte speranza e operosa carità. – Continua Mons. Spina. - Padre Bernardino, parroco della chiesa del Sacro Cuore ad Ancona, sotto i bombardamenti, durante la seconda guerra mondiale, non abbandonò mai la città. In una sua preghiera così si rivolgeva al Signore: “Signore, finché ci sarà un parrocchiano resterò in città; Tu toglimi la paura”.
Tra il bombardamento del primo novembre del 1943 e la liberazione del 1944 chiese, indifferentemente ai tedeschi ed agli alleati, aiuti per le famiglie ridotte alla fame. Scriveva: “Io non ho nemici, ma solo fratelli da aiutare”. Nel 1972, vescovo ausiliare di Ancona, fu riferimento in città per i mesi del terremoto, come quando, nel 1982, ci fu la frana, che mise in ginocchio parte della città.
Da alcuni venne definito il “vescovo bambino”, perché metteva insieme semplicità, saggezza e intuito nel comprendere lo stato d’animo delle persone. Era severo nella dottrina, - conclude l’Arcivescovo, - ma infinitamente comprensivo con le persone. Riceveva chiunque lo cercava, aiutava i poveri e i bisognosi, sempre a disposizione delle persone per consolare. Amabile nello stile, sorridente e benedicente. Un uomo mite con la grande devozione alla Vergine Maria.
Padre Bernardino Piccinelli, ha mostrato il volto più bello della Chiesa, quello della santità. Si è lasciato abitare da Dio e con la sua vita ha testimoniato il Vangelo. Ogni cristiano, vivendo con amore e offrendo la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova, nella misura in cui si santifica, diventa più fecondo per il mondo, è questa l’eredità di Padre Bernardino. La bella e buona notizia, del riconoscimento delle virtù eroiche di P. Bernardino Piccinelli, giunta in prossimità dei giorni del Santo Natale, invita tutti noi a rendere grazie a Dio, a intensificare la nostra preghiera e a dire grazie al santo Padre Papa Francesco che ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto”

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