Nuoto, 'quasi' record per l'anconetano Eugenio Vecchietti

Quasi record per Eugenio Vecchietti, nuotatore ventiduenne della Vela Nuoto Ancona. L'anconetano, studente di Ingegneria gestionale a Fermo, proprio a Fermo sabato ha fermato il cronometro nella più classica delle gare, i 100 stile libero, sui 49"70.
arebbe primato regionale in vasca da 25 metri, visto che il precedente è 49"82 e appartiene a Vittorio Gennari, pesarese classe 1988 che lo ha stabilito nel 2012. Ma il cronometraggio era manuale e non automatico, e il regolamento prevede che per abbassare quel 49"82, in caso di crono manuale, bisogna fare tre decimi meglio. Niente record, dunque, ma una prestazione straordinaria, specie se si considera il periodo in cui l'anconetano l'ha ottenuta. Mai nessun nuotatore di Ancona e provincia, nei 100 stile libero che sono i 100 più veloci, prima di lui era andato sotto i 50".
Eugenio Vecchietti, come ci si sente ad aver infranto la barriera dei 50 secondi? "Sicuramente un bel traguardo, soprattutto a quest'età. E' un traguardo che mi rende felice di quello che sto facendo e degli allenamenti fatti per raggiungerlo. Tra l'altro in questo periodi ci si allena meno, e quando ho lezione sono a Fermo e mi alleno da solo, e questo mi rende ancora più fiero di questo risultato".
Come fai a nuotare così forte in un periodo così difficile? "Ci vuole tanto impegno, tanta determinazione, ma bisogna essere anche contenti del lavoro svolto, sempre positivi e concentrati sull'obiettivo. Mi sto allenando meno di qualche anno fa, ma è un giusto rapporto tra allenamento e studi. A causa del poco tempo a disposizione non mi sono mai allenato tanto, sempre un'ora e mezza al giorno, e quando tornavo ai ritmi anconetani, a casa, tra nuoto e palestra rischiavo di soffrire, c'è gente più abituata di me a nuotare tanto. In questo periodo probabilmente ho trovato un giusto equilibrio, mi sento bene, e i risultati ne sono la conseguenza".
Raccontaci i tuoi 49"70. "Sicuramente una cosa positiva è stata la presenza dell'aletta sul blocco, che permette una partenza più rapida e potente. E' una gara veloce che dura poco, bisogna dare il massimo sin da subito, io parto come se fosse un 50 per poi cercare di reggere il ritmo il più possibile nella seconda parte della gara. Importantissime poi le virate, con le subacquee che valgono metà della gara stessa. E' un aspetto che mi piace molto e che riesco a preparare bene in allenamento".
E poi vai fortissimo anche nei 100 farfalla, dove hai il primato regionale in vasca da 25 mt con 53"23 e in vasca lunga con 54"89. "Sono sempre fedele al mio allenamento a farfalla, ai lavori forti che faccio in questo stile. E' sempre una specialità su cui punto molto, non ho preferenze tra farfalla e stile libero".
E pensare che avevi anche smesso di nuotare. "Otto mesi di stop quando facevo il quinto superiore. Avevo deciso di smettere, mi ero messo a fare l'istruttore di scuola nuoto. Poi invece ho ripreso, ho capito che non potevo fare a meno della vasca e che avevo ancora voglia di fare qualcosa di buono. Ho ripreso con molta calma, con tre allenamenti alla settimana, e poi sono tornati subito tempi molto buoni, avevo fatto il tempo sui 50 stile libero per andare agli Italiani. Così dalla stagione seguente mi sono rimesso sotto con il lavoro e da allora sono arrivati dei risultati che sinceramente non mi aspettavo. Forse è scattato qualcosa a livello mentale, ora vivo le gare con più gioia".
Alziamo l'asticella: quali sono i tuoi obiettivi, ora? Sotto i 50" in vasca lunga? "Non esageriamo... l'obiettivo adesso è continuare su questa strada e vedere cos'altro può uscire di buono. Continuando a divertirmi e a provare piacere nel nuotare e gareggiare. Senza perdere mai di vista lo studio".
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-01-2021 alle 16:02 sul giornale del 26 gennaio 2021 - 191 letture
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