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comunicato stampa

Case dell'acqua, Quacquarini: "Ormai evidente che il Comune non voglia realizzarle"

5' di lettura

Quacquarini: "Alla faccia della tanto sbandierata intenzione di ridurre la plastica e l’impatto ambientale in città, solo chiacchiere"

Durante il Consiglio comunale del 17 maggio ho discusso la mia interrogazione urgente per sapere che fine avesse fatto l’iter della deliberazione n. 59 del 22 giugno 2020 scorso che aveva ad oggetto la "Collocazione nel territorio comunale di distributori automatici di acqua naturale e gasata" con cui si impegnava il Sindaco e la Giunta:

Nel punto 1: "A intraprendere una campagna informativa verso i cittadini sull’utilizzo dell’acqua pubblica" per far si "di ridurre in modo significativo la produzione di rifiuti da imballaggio" e nello stesso tempo far "risparmiare alle famiglie anche il costo di acquisto dell’acqua in bottiglia";

Nel punto 2: "A provvedere alla valutazione di fattibilità di più strutture di distribuzione dell’acqua naturale, gasata e refrigerata, la cosiddetta “Casa dell’acqua”, volta a fornire ai cittadini un punto di prelievo pubblico dell’acqua potabile, dotandola di un regolamento d’uso e della necessaria opera di controllo sul suo corretto utilizzo".

Chiedendo, dunque, ad 11 mesi da tale approvazione: 1) se e in che periodo è stata svolta la prevista campagna informativa per invitare i cittadini ad utilizzare l'acqua pubblica e se c'è intenzione di ripeterla; 2) se si è provveduto alla valutazione di fattibilità di più strutture di distribuzione dell'acqua pubblica per fornire punti di prelievo ai cittadini e quali i risultati; 3) se e in che periodo è stata fatta effettuata la manifestazione di interesse pubblico per trovare un concessionario e in quanti hanno risposto alla stessa. Risposte naturalmente deludenti e per prendere tempo (ancora?).

Nel suo intervento l’Assessore ha iniziato con la solita scusa, ormai un mantra di questa Giunta, che i ritardi sono “colpa del Covid” anche perché, vista la pandemia, si sta pensando se sia il caso di procedere visto che è calato molto il prelievo dalle “Casa dell'acqua” da parte degli utenti negli altri Comuni. Tali affermazioni però NON sono proprio veritiere visto che in molti Comuni limitrofi e comunque Marche tra settembre e dicembre del 2020 sono state inaugurate molte “Case dell'acqua” segno che c’è una richiesta da parte dei cittadini di quei territori ma soprattutto che c’è un’attenzione diversa per quanto riguarda l’attenzione alla riduzione della plastica e all’impatto ambientale in genere cosa che evidentemente ad Ancona è una priorità solo a parole…

Per quanto riguarda le domande della mia interrogazione l’Assessore ha risposto alla numero 1: NON è stata fatta NESSUNA campagna informativa per invitare i cittadini ad utilizzare l'acqua pubblica perché sarà fatta SOLO quando, e se, verrà realizzata la prima installazione di una “Casa dell'acqua”…risposta TOTALMENTE deludente perché promuovere l’uso dell’acqua pubblica (del rubinetto) è sempre valida anche in assenza di distributori automatici di acqua sempre per un discorso ambientale.

Alla domanda 2 l’Assessore afferma come sia ancora in corso la valutazione di fattibilità e che si sta analizzando se sia più opportuno dare in concessione senza costi per l’Amministrazione o procedere con il noleggio delle “Case dell'acqua”… dopo 11 mesi siamo ancora a questo punto? Ricordo che il Consiglio comunale e la Giunta affrontano dal 2012 questo argomento e che quindi saranno già state fatte chissà quante valutazioni di fattibilità. C’è in questo senso, infatti, anche una delibera di Giunta del 2015 (Mancinelli I) che indicava anche le collocazioni dei distributori automatici (12 siti). Che analisi ancora andranno fatte?

Alla domanda 3, e cioè se sia stata effettuata una manifestazione di interesse pubblico, tante volte tirata in ballo dall’Assessore a giugno 2020, per trovare un concessionario e in quanti avessero risposto alla stessa… Risposta: NO, non è stata fatta NESSUNA manifestazione di interesse per il pericolo che la stessa andasse deserta come quella fatta nel 2015. L’Assessore con questa risposta ha contraddetto se stesso visto che a giugno 2020 in Commissione affermò che, visto che secondo lui c’erano dei dubbi sull’appetibilità di queste “Case dell'acqua” si era confrontato preventivamente con alcuni operatori, perché temeva appunto di fare una gara con nessuna offerta ma che con sua sorpresa si erano interessati 2 operatori.

Dunque: a parte l’irritualità di confrontarsi preventivamente con degli operatori privati da parte di un amministratore pubblico ed esclusa la scarsa appetibilità, visto che come detto altri Comuni continuano ad installare distributori automatici di acqua pubblica nei loro territori… Ma se uno NON fa nulla, bando e/o manifestazione di interesse, NESSUNO potrai MAI partecipare e le Case dell'acqua” NON verranno MAI realizzate ad Ancona E che c’entra che nel 2015 NON rispose nessuno?

Sono passati 6 anni e nel frattempo è cambiato il Mondo! Certo bisogna vedere anche come si fanno queste manifestazioni di interesse… e se ci basiamo sulla cialtroneria di questa Giunta… Insomma è ormai evidente come nel Comune di Ancona NON si voglia realizzare nessuna “Casa dell'acqua”. Alla faccia della tanto sbandierata intenzione di ridurre la plastica e dell’attenzione all’impatto ambientale in città da parte di questa Amministrazione, si dimostrano ancora una volta come solo chiacchiere per apparire ciò che NON si è.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 17-05-2021 alle 16:56 sul giornale del 18 maggio 2021 - 222 letture