Villa Igea festeggia 60 anni di attività: a giugno Open day con visite gratuite

Venerdì la Casa di Cura Villa Igea festeggerà i 60 anni di attività. La struttura sanitaria polispecialistica privata di via Maggini, convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale, è stata infatti inaugurata il 21 maggio 1961 e fa parte del Gruppo Ospedaliero Abano di Labor SpA.
Dotata di 124 posti letto, nove unità operative e 6 sale chirurgiche polifunzionali, Villa Igea è riferimento per il Centro Italia in ambito urologico, chirurgico ortopedico e diagnostico. Attualmente vi lavorano 198 dipendenti: 23 medici, 133 figure sanitarie, 35 amministrativi, 2 direttori amministrati, 4 membri del consiglio d’amministrazione e l’amministratore delegato.
Questo speciale compleanno offre l’occasione per fare il punto sull’attività svolta finora e per gettare uno sguardo verso il futuro: “Villa Igea – spiega Antonio Petruzzi, amministratore delegato di Labor S.p.A – è una struttura strategica per il nostro gruppo, sia per l’ottimo profilo di offerta delle specialità presenti sia per le tecnologie che abbiamo acquisito in ambito chirurgico e radiologico e per le professionalità che vi operano. Negli ultimi due anni registra una forte crescita l’attività per il piede diabetico con un percorso ad hoc pensato per questa tipologia di paziente. Facciamo numeri importanti per la robotica utilizzata in chirurgia generale, urologia e in ortopedia”.
In arrivo ci sono anche novità per il restyling degli spazi e l’arrivo di nuovi servizi. “Dopo l’acquisizione di Villa Igea da parte del nostro gruppo nel 2014 – continua Petruzzi – abbiamo impresso un forte cambiamento organizzativo in ambito sanitario. Ora è arrivato il momento di pensare a una riqualificazione di alcuni spazi, in primis l’area dedicata all’accoglienza, che ristruttureremo. Stiamo anche lavorando sul fronte dell’informatizzazione per offrire al paziente e al medico di base la possibilità di consultare gli esami radiologici da remoto, senza dover venire a ritirarli in struttura, e all’attivazione delle prenotazioni online. Inoltre, abbiamo introdotto la cartella clinica elettronica L’obiettivo è ultimare tutto questo pacchetto di digitalizzazione al fine di rendere l’esperienza del paziente migliore possibile, facilitare l’accesso alle cure e evitare inutili accessi in struttura”.
Open day con visite gratuite
Nell’attesa, la struttura intende celebrare l’anniversario con iniziative dedicate alla popolazione. Si comincia dal 14 al 18 giugno con visite gratuite di oculistica, chirurgia generale (colecisti ed ernie), otorinolaringoiatria, ortopedia, urologia, valutazione nutrizionale. E’ obbligatoria la prenotazione, a partire da lunedì 24 maggio, al numero 071-9947777 e tramite mail info@casadicuravillaigea.it nella quale indicare il numero di telefono per essere contattati. Posti limitati. “Con questa iniziativa – conclude l’amministratore delegato – desideriamo offrire alla cittadinanza un’opportunità di entrare in contatto con i nostri professionisti e la possibilità di consulti gratuiti”.
La storia: il racconto del professor Ugo Salvolini
La tradizione di cura di Villa Igea affonda le sue radici nel territorio anconetano. Ci accompagna nel ripercorrere le tappe più significative della vita della struttura il professor Ugo Salvolini, radiologo e luminare di fama internazionale, figlio di Ubaldo Salvolini, anch’egli radiologo e primo amministratore unico di Villa Igea. “L’idea di realizzare una Casa di Cura – spiega il professore – nacque fra colleghi desiderosi di collaborare professionalmente in una struttura che consentisse libertà di azione”.
La struttura è stata fondata il 3 agosto 1957 da Bruno Parenti (medico generico), Mario Belgrano (ortopedico), Antonio Lupini (medico generico), Traiano Rovinelli (otorinolaringoiatra), Mario David (ostetrico-ginecologo), Amato Pallucchini (ostetrico-ginecologo), Ubaldo Salvolini (radiologo), che ne divenne l’amministratore unico. Successivamente si ritirò Rovinelli e si unirono altri medici. Villa Igea prese forma nel periodo del secondo dopoguerra, caratterizzato da una forte crescita economica, tecnologica e demografica.
La sede
“In un primo tempo – racconta il professore - mio padre, Ubaldo Salvolini, fu coinvolto dal professor Aldo Gusso, ostetrico-ginecologo, in un progetto che prevedeva la trasformazione in Casa di Cura della sua villa, situata in via Santa Margherita ad Ancona, ma non venne realizzato anche per il trasferimento del professor Gusso a Roma. Mio padre cercò allora di coagulare un’alternativa che portò alla costituzione della Labor. Il nuovo Piano Regolatore del Comune di Ancona del 1958 prevedeva aree di sviluppo a nord e a sud. Visto che nell’area di sviluppo a nord era stata realizzata nel 1949 la Casa di Cura privata Villa Adria, si decise di costruire una nuova struttura situata nell’area di sviluppo a sud”. L’edificio della Casa di Cura fu realizzato su un appezzamento di terreno della superficie di circa mq. 11.200 con fronte su via Maggini in lotti successivi.
All’inizio nel 1961 vi erano 74 posti letto. Il corpo lungo Via Maggini fu ampliato nel 1964 e nel 1976. Nel 1989 fu ingrandito il reparto di Radiologia con sottostanti magazzini e la possibilità di sopraelevazione che fu poi realizzata nel 2004, assieme al corpo ascensori monta-lettighe. Nel 2007 iniziarono i lavori del nuovo reparto operatorio al quarto piano che terminarono nel 2009. Alla fine vi erano 150 posti-letto. “Alla luce dell’incremento demografico l’offerta sanitaria iniziale privilegiò l’attività ostetrico-ginecologica, con i tre specialisti Mario David, Amato Pallucchini e Werther Mazzanti, l’attività di Chirurgia Generale con il professor Franco Giardini, di Urologia con il professor Bruno Gioacchini, di Ortopedia con il professor Mario Belgrano, di Otorinolaringoiatria con il dottor Mirko Burattini e di Endocrinologia con il dottor Enrico Filipponi, oltre ai servizi di radiologia e terapia fisica con il dottor Ubaldo Salvolini e di laboratorio di analisi cliniche con il professor Giuseppe Muller”. L’assistenza sanitaria in clinica fu affidata alle Suore dell’Ordine del Preziosissimo Sangue.
Lo sviluppo delle unità operative
Durante il terremoto del 1972 Villa Igea fu sempre aperta e funzionante. Nel 1976 a seguito della frana che causò danni ad alcuni Ospedali fu accolto all’interno di Villa Igea il reparto di Urologia dell’INRCA. Nel 1984-85 iniziò la attività specialistica di oculistica, poi la chirurgia vascolare e ritornò l’ortopedia. nel 1990 iniziò la attività di medicina con all’interno la unità dei Disturbi del Comportamento Alimentare, per molto tempo unica in ambito regionale. Nell’ambito della Radiologia si sviluppò una attività di radioterapia non neoplastica e di medicina nucleare con gamma-camera e scanner. Furono poi introdotte la xerografia e la radiografia digitale, la densitometria ossea (MOC), la tac (anche CONE- BEAM), la Risonanza magnetica dapprima a basso campo poi ad alto campo. Notevole impulso fu dato all’ecografia anche specialistica. La Casa di Cura “Villa Igea” si è convenzionata con le diverse Casse-Mutua dal 1964 e, dal 1968, a seguito della riforma sanitaria, con il Servizio Sanitario Nazionale. Nel 2000 ha ricevuto l’accreditamento provvisorio dalla Regione Marche. E’ stata acquisita dalla Labor SpA nel 2015.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 20-05-2021 alle 18:22 sul giornale del 21 maggio 2021 - 743 letture
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