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comunicato stampa

Inaugurata alla galleria d’arte Puccini la mostra di Leonardo Castellani

2' di lettura

Dopo l’antologica che Mantova gli ha dedicato, ecco la mostra di Leonardo Castellani, incisore, scrittore, ma anche poeta, scultore e ceramista, curata da Gualtiero De Santi e organizzata nella storica galleria d’arte Puccini, Amia arte contemporanea, in via Matteotti 31/a ad Ancona.

Galleria che prosegue l’attività della storica galleria d’arte Puccini di via Curtatone diretta da Alfredo Trifogli, attraverso l’Amia, che gestiva allora, dal 1984 e che gestisce ora l’attività espositiva, compreso il Premio Marche. Quattordici opere grafiche, tra acquaforte, acquatinta, puntasecca, oltre a libri dell’artista, abbelliscono pareti e spazi della galleria fino al 3 luglio 2021.

Opere in cui troneggia il paesaggio urbinate, ma non solo, anche l’Abetone e addirittura l’isola di San Nicola delle Tremiti (acquatinta che la vedova Castellani donò a Gualtiero De Santi quando sentiva che stava per morire, pur non essendo malata, perché le venivano a mancare le forze, cosa che poi si verificò). In mostra, pubblicata, la lettera che il poeta Vincenzo Cardarelli (conosciuto alla Biennale di Venezia) aveva scritto a Castellani, annunciandogli che l’attrice russa Tatiana Pavlova, voleva acquistare un suo quadro. Castellani era urbinate d’adozione (era nato a Faenza nel 1896 ma a Urbino insegnò per 38 anni Calcografia alla Scuola del Libro, città dove morì nel 1984. L’artista e scrittore ha partecipato a diverse Biennali di Venezia, è stato futurista a Roma con Marinetti e Balla, passava dalla scrittura all’arte, l’una influenzava l’altra e viceversa.

Dalla presentazione di Gualtiero De Santi sul catalogo si legge "… La scrittura insomma non arresta il movimento delle immagini e delle figure, ma scivola al loro interno. La memoria che pure ha parte in questo processo, è invece esercitata al contrario. Forma in sé un tentativo di elusione dal mondo aprendosi a quanto ancora non c’è. Sul suo flusso si distendono le immagini dentro le quali si situa qualcosa che è concreto ed insieme astratto, oggettivo e al contempo soggettivo. Quei paesaggi facilmente ascrivibili alla campagna urbinate appartengono infatti, in ultima istanza, al mondo interiore di Castellani. Ed è infine in lui (per citare un pensiero di Fernando Pessoa), che i suoi paesaggi trovano il loro paesaggio…".

“Leonardo Castellani incisione e letteratura nelle Marche” organizzata dall’Amia associazione marchigiana iniziative artistiche, presieduta da Stefano Tonti, con Paolo Benvenuti direttore artistico, è aperta dal mercoledì al sabato ore 17-19,30 ingresso libero e contingentato secondo le norme anticovid.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 11-06-2021 alle 17:13 sul giornale del 12 giugno 2021 - 187 letture