comunicato stampa
Al via l'Ancona Jazz Summer Festival

Tutto pronto per la diciottesima edizione dell'Ancona Jazz Summer Festival, organizzato dall'Associazione Spaziomusica, con alle spalle 47 anni di attività, che si inaugurerà l'1 luglio 2021 alla Mole Vanvitelliana e proseguirà sino al 18 luglio tra Mole, Teatro delle Muse e l'azienda Aion di Moroder (6 luglio), con un appendice il 15 agosto per un concerto, sempre da Aion di Moroder, che segnerà il millesimo appuntamento musicale della storia di Spaziomusica. Free jazz, sonorità brasiliane, proiezioni cinematografiche, una grande orchestra e la big band, serate di bebop, l'intramontabile canzone italiana e influenze musicali da tutto il mondo: sarà un festival tutto da scoprire, sorprendente e davvero per tutti i gusti.
L'attesa anteprima è in programma domani, mercoledì 30 giugno, h 18.30 da FàGOLA, la presentazione de “Il gomito del jazzista vol.2 – Ancona Jazz 1998-2020” di Massimo Tarabelli con interventi di Giancarlo Di Napoli. Il festival coincide con la pubblicazione del libro "Il gomito del jazzista Vol. 2" scritto, come il primo volume edito nel 1998, da Massimo Tarabelli. Corredato da splendide fotografie a colori e in bianco e nero scattate dai massimi fotografi marchigiani, il libro narra le vicissitudini, i concerti, i retroscena delle stagioni di Ancona Jazz dal 1998 al 2020, focalizzandosi sui rapporti con i musicisti e i manager internazionali, attraverso situazioni e aneddoti, resi ancor più ricchi dalle testimonianze preziose di Giancarlo Di Napoli, direttore artistico del festival, di tanti musicisti e di amici di Ancona Jazz.
Giovedì 1 luglio il festival si inaugura alla Mole Vanvitelliana: si comincia alle h 19 in Sala delle Polveri con l'incontro "Utopie positive degli anni '70" e presentazione del libro "Conversazioni con Steve Lacy" di Jason Weiss, curato dal giornalista e critico Francesco Martinelli che intervisterà il sassofonista Roberto Ottaviano e il batterista Andrea Centazzo. Alle h 21.30, nell'Auditorium della Mole, appuntamento con "Remembering Steve Lacy", Roberto Ottaviano, sax soprano; Andrea Centazzo, batteria, percussioni.
Forse non si poteva ricordare nel modo migliore l'immensa personalità artistica di Steve Lacy, sopranista che attraversò varie fasi del jazz, dal tradizionale all'avanguardia, con pari fantasia creativa, pervasa sempre da lucidità, ispirazione e senso dell'avventura. Infatti, siamo convinti che nessuno al mondo, in questo momento storico, gli possa offrire un omaggio più convinto rispetto a quello di Roberto Ottaviano (Bari, 1957). Non tanto perché Ottaviano sia un profondo cultore dell'intera opera di Lacy, o perché ne abbia abbracciato la splendida sonorità, ma piuttosto per aver intrapreso una via personale nel solco tracciato dal suo grande mentore. Come lui, infatti, che fu protagonista dal dixieland all'avanguardia più "libera", Ottaviano conosce ampiamente la storia del jazz, avendo suonato con Buck Clayton, Ernie Wilkins, Sal Nistico, Dizzy Gillespie, Art Farmer, Chet Baker, Steve Swallow, Paul Bley e poi esponenti free europei quali Misha Mengelberg e Han Bennink, Tony Oxley, Irene Schweizer. Il nostro festival lo ha ospitato in anni recenti nei gruppi di Giuseppe Bassi “Mission Formosa” e “Echoes of Heroes” in omaggio a Henry Mancini, a testimonianza ulteriore di quanto la musica tutta faccia da sfondo al suo estro artistico. Ad ulteriore dimostrazione di una maturità espressiva sempre più rilevante, l’ultimo lavoro, il doppio CD “Resonance & Rhapsodies” (Dodicilune) ha vinto il referendum di "Musica Jazz" come miglior disco del 2020.
La presenza di Andrea Centazzo è altrettanto preziosa, dato che il percussionista vive da tempo a Los Angeles e raramente torna in Italia. Il suo passato fonda le radici in un periodo storico, gli anni '70, che ha vissuto da protagonista al fianco di esponenti illustri dell'avanguardia americana (John Zorn, Don Cherry) ed europea (Giorgio Gaslini, Gianluigi Trovesi, Albert Mangelsdorff, Evan Parker). Nel 1976 ha modo di incidere un paio di dischi con Steve Lacy: il famoso "Clangs", in duo, e "Trio Live", completato dal bassista Kent Carter, entrambi per la sua etichetta Ictus, oggi molto quotati nel mercato dei collezionisti. Compositore per teatro e cinema, Centazzo da sfogo tutta la sua espressività estetica tramite un universo percussivo rutilante, animato da strumenti da lui stesso concepiti e realizzati, allo scopo di assecondare al meglio una forza improvvisativa con pochi uguali, secondo il credo che gli impartì lo stesso Steve Lacy: "Play What You Feel"!
Incontro con l’autore: ingresso libero e gratuito su prenotazione (info@anconajazz.com)
Ingresso concerto: euro 10,00 + prevendita (posti limitati)
Circuito vivaticket; online: www.vivaticket.it

SHORT LINK:
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