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Ancona Jazz Summer Festival: sabato omaggio a Pupi Avati, domenica protagonista Paolo Fresu

5' di lettura Ancona 02/07/2021 - Entra nel vivo della diciottesima edizione dell'Ancona Jazz Summer Festival, organizzato dall'Associazione Spaziomusica, con alle spalle 47 anni di attività.

Il festival proseguirà sino al 18 luglio tra Mole, Teatro delle Muse e l'azienda Aion di Moroder (6 luglio), con un appendice il 15 agosto per un concerto, sempre da Aion di Moroder, che segnerà il millesimo appuntamento musicale della storia di Spaziomusica. Free jazz, sonorità brasiliane, proiezioni cinematografiche, una grande orchestra e la big band, serate di bebop, l'intramontabile canzone italiana e influenze musicali da tutto il mondo: sarà un festival tutto da scoprire, sorprendente e davvero per tutti i gusti.

Sabato 3 luglio, l'appuntamento è ancora una volta alla Mole Vanvitelliana (ore 21,30) per Dixieland in Italy con Fabrizio Cattaneo, tromba, Alfredo Ferrario, clarinetto, Danilo Moccia, trombone, Luciano Invernizzi, trombone, Luca Filastri, pianoforte, Roberto Piccolo, contrabbasso, Massimo Caracca, batteria. L'appuntamento è un'esclusiva e prima assoluta. La straordinaria presenza di Pupi Avati al festival ha spinto il festival a individuare un concerto di jazz classico, protagonista assoluto delle scene musicali americane nei primi anni del ‘900. In oltre un secolo di storia il jazz si è evoluto in modo frenetico, ma le fondamenta rimangono quelle, legate alla sapienza dell’improvvisatore e alla sua creatività. Alfredo Ferrario, musicista ben noto al pubblico di Ancona Jazz, avendo suonato più volte in situazioni diverse, ha raccolto per l’occasione esponenti di spicco del “trad” italiano, giovani e veterani, come nel caso di Luciano Invernizzi, leader della tuttora attiva Bovisa New Orleans Jazz Band, nata nel 1958 con lo spirito di tenere ben vivo il jazz di New Orleans delle origini.

O come l’esperto Fabrizio Cattaneo, a lungo nelle migliori band stilisticamente legate al mainstream, fra hot e swing, ed anche presente nella colonna sonora del film “Bix” di Pupi Avati. Un’attenzione particolare, infine, andrà rivolta all’altro eccellente trombonista, Danilo Moccia, e al giovane pianista Luca Filastro, uno dei massimi esponenti dello stride piano, ma che non trascura affatto contributi più moderni fino a Bud Powell, un concentrato di swing e felicità espositiva che l’hanno portato ad esibirsi in tutto il mondo, anche in solitudine. Un gruppo formidabile e trascinante, ideale nel ricordare mitiche figure come il clarinettista George Lewis (venerato da Woody Allen), il trombonista Kid Ory e il trombettista Bunk Johnson, musicisti emblematici di quel “Dixieland Revival” che infiammò i palcoscenici del jazz mondiale per tutti gli anni ’40 e ‘50.

E anche nel rendere il giusto tributo alle tante formazioni del genere che nacquero in Italia in quel periodo; ricordiamone alcune: Roman New Orleans Jazz Band, Milan College Jazz Society, Original Lambro Jazz Band, Riverside Jazz Band, La già menzionata Bovisa, New Emily Jazz Band, Milano Jazz Gang, la marchigiana Flaminia Street Jazz Band. Il jazz non permette che uno stile, pur moderno, faccia scomparire i precedenti, ma vive piuttosto di sintesi e coabitazioni, secondo una prassi che vede nel “come” e non nel “cosa” l’oggetto della propria individualità. Come musicisti come questi il jazz di New Orleans sembrerà, più che mai, vivo e necessario.

Ingresso: euro 10,00 + prevendita (posti limitati) Circuito vivaticket; online: www.vivaticket.it

Domenica 4 luglio il festival si sposta invece al Teatro delle Muse: alle ore 18.30 l'appuntamento è al Ridotto delle Muse con il giornalista Francesco Martinelli che incontra il regista Pupi Avati per “Il jazz nel mio cinema”, con interventi di Alfredo Ferrario al clarinetto e Luca Filastro al piano.

Alle ore 21.15, in Sala Grande, in esclusiva italiana, il festival ospita Paolo Fresu, Bebo Ferra e l'Orchestra Filarmonica delle Marche. Sulla figura di Paolo Fresu, sulla sua importanza per la scena del jazz italiano degli ultimi trent’anni non potrebbe bastare un libro. La sua carriera è impressionante per quantità e qualità di produzioni e collaborazioni: oltre 350 dischi, sia da leader che da sideman, rivolti a più aspetti della musica, dall’antica a quella cantautorale, dall’etnica alla contemporanea, abbracciando diversi progetti multimediali, e collaborando con attori, poeti, pittori, danzatori, scultori e poeti. Paolo è direttore artistico del festival di Berchidda, è coinvolto nella didattica, e ha scritto musica per il cinema, balletto e teatro. Dotato di sonorità splendida, poetica e emozionante, è strumentista tra i più quotati della scena contemporanea mondiale.

Ancona Jazz l’ha ospitato in varie situazioni, dagli anni ’80 al “Brass Bang!” del 2015. In questa stimolante ed eccezionale situazione, che segna ancora una volta la preziosa collaborazione tra Ancona Jazz e la FORM, Fresu avrà al suo fianco il chitarrista Bebo Ferra, già partner fisso nel “Devil Quartet”, e si avvarrà degli splendidi, nuovi, arrangiamenti di Massimo Morganti su brani interamente di sua composizione, suggestivi fin dai titoli: “Apnea”, “E varie notti tre vie notai”, “Eros Mediterraneo”, “Un tema per Roma” e così via, a cui si potranno aggiungere anche un paio di standard immortali americani, tanto cari ai suoi idoli, Chet Baker e Miles Davis. La formazione: Paolo Fresu, tromba, flicorno; Bebo Ferra, chitarra; Orchestra Filarmonica delle Marche. Arrangiamenti e direzione: Massimo Morganti

Incontro con l’autore: libero e gratuito su prenotazione a info@anconajazz.com

Ingresso concerto: euro 20,00 + prevendita (posti limitati di platea, prima galleria e palchi) Circuito vivaticket; online: www.vivaticket.it


   

da Ancona Jazz




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-07-2021 alle 16:53 sul giornale del 03 luglio 2021 - 190 letture

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