Inchiesta in Comune, scatta l'archiviazione per tre assessori

Raffica di archiviazioni nell'inchiesta "Ghost Jobs" relativa alle presunte irregolarità nell'iter degli appalti pubblici del Comune di Ancona
A circa due anni dall'avvio dell'inchiesta è scattata l'archiviazione per buona parte dei 33 indagati: nei loro confronti la procura dorica non ha riscontrato elementi per chiederne il processo. Tra di loro tre assessori: Stefano Foresi, Pierpaolo Sediari e Paolo Marasca. Foresi e Marasca erano indagati per abuso d'ufficio e omissioni d'atto d'ufficio, Sediari per falso e turbativa d'asta.
Dopo le archiviazioni a rischiare il processo sono rimasti in 12, ai quali nelle scorse settimane è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari. Quattro sono del Comune: l'assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini, l'ex geometra Simone Bonci, l'ingegnere Maurizio Ronconi e l'ex impiegato al Servizio Manutenzione e Protezione Civile Gabriele Gatti.
Manarini è accusato di falso ideologico: secondo la procura avrebbe retrodatato l'inizio di alcuni lavori, da gennaio 2019 a dicembre 2018, in modo da ricevere i fondi necessari, erogati solamente se l'appalto fosse stato affidato entro la fine del 2018. Ai tre dipendenti comunali vengono contestati i reati di abuso d'ufficio, truffa e falso, al solo Bonci anche la corruzione. Gli altri otto indagati sono imprenditori che avevano ricevuto gli appalti al centro dell'inchiesta.
Questo è un articolo pubblicato il 23-09-2021 alle 16:54 sul giornale del 24 settembre 2021 - 577 letture
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