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Vecchioni al Festival della Storia: "Basta parlare di ripartenza. Iniziamo a parlare di Ri-evoluzione"

4' di lettura Ancona 25/09/2021 - Il cantautore e poeta al Festival della Storia di Ancona: "Il mio modo di andare oltre al dolore? Amici e cultura ti salvano la vita"."Ai ragazzi dico di avere sogni realizzabili e inseguirli senza paura di sbagliare"

Si è raccontato al Festival della Storia presso l'Auditorium della Mole di Ancona venerdì 24 settembre il cantautore, scrittore professore e poeta Roberto Vecchioni, intervistato dall'amico e “cintura nera di Vecchioni” Marco Moreschi, Direttore Generale del Banco Marchigiano. Titolo dell'evento inserito nella rassegna a tema “Naviganti” è stato “Il viaggio oltre...”.

Argomento rispettato nella sua vastità dall'artista milanese, che ha raccontato se stesso, la sua arte, il suo rapporto con i ragazzi con la cultura, la poesia e la vita. Il viaggio diventa quello della vita, delle prove che ognuno di noi è chiamato a superare, oppure no. Perché come ricorda Vecchioni: « È facile dire vado contro tutte le ingiustizie, ma sei un uomo e non un santo e alla fine o crolli o ti fermi. Sono sempre pronto alla corsa, ma sento anche qualcosa del “fiato che manca”. Sono stato un ragazzo di sinistra fortissimo nei suoi ideali, ma non posso essere un eroe. Si può essere l'eroe di sé stesso e dire “io mollo”».

Il viaggio che può essere quello per andare oltre il dolore, un tema affrontato da Vecchioni in poesia e in musica. «Come si viaggia oltre il dolore? Non credo ci sia una ricetta valida per tutti. Noi tutti per spiegarci il dolore abbiamo dovuto mettere in mezzo Dio. Dire: “Soffriamo perché abbiamo tradito Dio”, ma non è così. La vita è una alternanza di momenti meravigliosi e momenti bruttissimi ed il dolore è il momento in cui ci si mette in discussione. Ho sofferto dolori per la malattia, mia e dei miei figli, per amori tristi dai quali pensavo di non riprendermi più. Ma era sempre il sabato e sapevo che la domenica sarebbe tornata. Che c'era una vita parallela felice che potevo riavere. A salvarmi la vita sono gli amici e la cultura. Cultura inteso non come nozioni ma come connessione, come ricerca. Quando cerchi e cerchi non hai tempo di pensare al dolore».

Un viaggio può essere anche quello oltre la quotidianità, come ricordato da Moreschi nel citare la canzone “Sogna, ragazzo, sogna”. «Quella canzone l'ho scritta il giorno del mio pensionamento da professore e l'ho cantata ai ragazzi della maturità- racconta Vecchioni – Perché non gli potevo lasciare che il sogno, ma il sogno non deve essere utopico. Non sognare di essere miliardario e avere un grattacielo a Dubai. Non son sogni quelli. Sogna qualcosa che puoi fare che puoi rendere tuo. Stai sempre vicino a chi combatte se la battaglia è giusta e non aver paura di perdere. Non è vero che avrà ragione sempre chi è il più forte».

Un viaggio quello con i ragazzi e con gli studenti che ha sempre accompagnato la carriera artista di Roberto Vecchioni e a cui è dedicato l'ultimo libro “Lezioni di volo e di atterraggio”. «In questo libro racconto dei miei studenti e delle nostre lezioni pazze negli anni '80. I ragazzi però sono sempre uguali a cambiare è solo il contesto. I ragazzi hanno voglia qualcosa di dire qualcosa di nuovo, voglia di essere considerati e hanno questa apparente cattiveria perché vogliono tirare fuori la loro indipendenza. Ai ragazzi di oggi dico: non buttarti mai giù quando sbagli. Non devi mai pensare di aver perso. Perdere è una invenzioni di una sottocultura maschilista che tende sempre al bianco o al nero. Non è così. Quando vinci, vinci ma quando perdi è perché devi imparare. É importante che i ragazzi abbiano questa concezione del mondo».

Roberto Vecchioni chiude il suo intervento con un appello: «Basta parlare di ripartenza. Parliamo di Ri-evoluzione. Non rivoluzione, ma proprio di Ri-evoluzione. Il mondo si sta disfacendo. Noi dobbiamo salvare io mondo. Non dobbiamo ripartire da come lo avevamo lasciato».






Questo è un comunicato stampa pubblicato il 25-09-2021 alle 15:25 sul giornale del 27 settembre 2021 - 184 letture

In questo articolo si parla di attualità, roberto vecchioni, Festival della Storia di Ancona, comunicato stampa

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