Protocollate in Comune le oltre 1000 firme contro il degrado alle Grazie

“Comitato di via Torresi” e “Spazio Civico La nostra Ankon”: ecco i punti della petizione popolare: Scuole Savio e Asilo Sabin depotenziate con ripercussioni negative anche sulle attività commerciali, degrado, incuria, marciapiedi e strade sconnesse, immondizia, siringhe nei parchi e giochi rotti, verde trascurato, mancanza di regolamentazioni, edifici abbandonati e pericolanti, manutenzioni assenti.
come noto il Comitato spontaneo di Cittadini di via Torresi (e quartiere Grazie), composto da residenti e commercianti del luogo, fin dal 2012 segue le problematiche del quartiere. Grazie ad una raccolta di firme nel quartiere si ottenne l’attenzione della Giunta che portò allo sblocco dell’empasse che impediva la ristrutturazione delle mura pericolanti di via Torresi, in degrado e puntellate da anni, e la realizzazione della piazzetta successivamente diventata “Delle Staffette Partigiane”. Risolto il problema il Comitato si ritenne soddisfatto. Da un paio di anni la mancanza di manutenzioni periodiche e il silenzio da parte del Comune ha richiesto una nuova mobilitazione nel quartiere. Si è tentata dapprima una gentile interlocuzione con gli Ass. Sediari, Foresi e Manarini sfociata in un incontro a ottobre 2020 e concluso con la promessa da parte del Comune di rivedersi dopo sei mesi ad aprile 2021.
Abbiamo dato fiducia e con spirito di collaborazione abbiamo atteso (fidandoci anche delle promesse di un Assessore in particolare che prometteva di far rimuovere immediatamente vecchi pali arrugginiti e pericolosi lungo i marciapiedi), ma finora le richieste di incontro non solo sono state tutte rifiutate ma addirittura rimaste senza nessuna risposta da parte degli assessori. Il Comitato di via Torresi e Spazio Civico La nostra Ankon allo scadere di ulteriori sei mesi, non giungendo la collaborazione sperata, il 6 ottobre u.s. ha organizzato una petizione popolare, che ha già superato 1000 sottoscrizioni. I giornalisti hanno certificato il degrado e il malessere diffuso nel quartiere (“la gente si avvicina agli esponenti del Comitato in piazza lamentandosi per i numerosi problemi e con molta spontaneità, come se si conoscessero tutti”…). Molte lenzuola dai balconi con scritte contro il degrado e il silenzio del Comune. Nel frattempo pochi giorni fa ad un incontro organizzato dal Comune con ERAP ed amministratori condominiali delle Case Romita, il Comitato è stato escluso, nonostante la questione fosse stata portata alla luce del sole da esso. Daniele Ballanti, portavoce del Comitato e Coordinatore di Spazio Civico, presentatosi con i collaboratori è stato invitato ad andarsene perché il Comitato non era invitato (come era prevedibile), tuttavia ha potuto partecipare grazie alla caparbietà e all’escamotage ideato di farsi dare la delega alla riunione da uno degli invitati, mentre gli altri rappresentanti del Comitato e di Spazio Civico sono stati lasciati nel corridoio.
Dopo decine di solleciti inviati in questi mesi al Comune, caduti nell’indifferenza di un inspiegabile muro di gomma, è stata protocollata la consegna alle nostre Istituzioni delle oltre 1000 firme raccolte in queste settimane con le richieste sottoscritte dai cittadini (vedi i 6 punti della petizione). Abbiamo pregato il Sindaco di dare indicazioni agli Assessori Sediari, Foresi e Manarini affinché concedano al più presto l’incontro promesso un anno fa con il Comitato per fare il punto delle prese in carico delle problematiche e l’effettuazione delle manutenzioni (ed alcune molto semplici da attuare) necessarie. Si prega il Presidente del Consiglio Comunale affinché informi tutti i Consiglieri comunali di ciò che accade nella nostra città e di come i Comitati di quartiere, unici a contatto dei residenti, vengono trattati con indifferenza ed emarginati. Le proteste proseguiranno fino a che non ci sarà l’incontro promesso e ancora disatteso.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 28-10-2021 alle 16:49 sul giornale del 29 ottobre 2021 - 315 letture
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