Pesca in apnea, nelle acque della riviera del Conero il 21° Memorial Fabio Bolli

Domenica 31 ottobre si è svolto ad Ancona il “38° TROFEO KOMAROS – 21° Memorial Fabio Bolli” organizzato dal Kòmaros Sub Ancona con la collaborazione logistica del Marina Dorica.
Dopo che negli ultimi anni il Trofeo Kòmaros veniva svolto con precarie condizioni meteo-marine, acque torbide e poche prede, finalmente domenica 31 ottobre, la manifestazione si è svolta con condizioni ideali. Cielo velato con qualche squarcio di sole, mare calmo, acque limpide, che hanno consentito buone catture agli atleti in una manifestazione giunta alla sua trentottesima edizione ed intitolata al ricordo di Fabio Bolli, fondatore della società, indimenticabile dirigente, istruttore di immersione, giudice di gara ed instancabile organizzatore di manifestazioni. Ventisette i concorrenti di varie società presenti alla partenza. Come sempre ottima l’organizzazione per questa importante occasione. Il Kòmaros Sub Ancona, con il fondamentale supporto del Marina Dorica, forniva vari mezzi veloci con a bordo due medici e vari sub di soccorso, oltre che la direzione di gara, la giuria e l’assistenza, mentre sette barche e gommoni trasportavano ed assistevano gli atleti.
La gara iniziava alle ore 9,20 al centro del campo di gara che si estendeva dallo scoglio della Vela di Portonovo al Moletto dei Sassi Neri di Sirolo. Un folto gruppo di atleti, tra i quali gli anconetani Pasqualini, Zenobi, Rushani ed i pesaresi Trebbi e Ceccolini si dirigevano, nuotando contro corrente, verso l’estremità nord del campo di gara, nella speranza di trovare prede interessanti nelle secche e negli anfratti posti in prossimità dello scoglio della “Vela”, la fortuna era alterna. Pasqualini catturava vari cefali in peso mentre Zenobi e Trebbi non vedevano i loro sforzi ricambiati dai pinnuti, catturando solo alcuni cefali ma di taglia media.
Alcuni atleti restava nella zona centrale del campo gara dirigendosi verso terra per insidiare cefali nel basso fondo tra questi i pesaresi Melle e Giunta. Un numeroso gruppo di atleti sceglieva di scendere verso sud, tra questi gli anconetani, Cioffi, Ominetti, Fiori e Rushani seguiti dai pesaresi Rossi e Trebbi, che si dirigevano verso il promontorio delle due Sorelle. Nel relitto, posto proprio sul promontorio, erano presenti cefali e corvine nascoste tra le lamiere, i primi a raggiungere le tane erano gli anconetani Cioffi ed Ominetti che catturavano alcune corvine nella prima ora di gara, seguiti poi dal pesarese Rossi. Fiori e Rushani si fermavano nella baia prima del promontorio imitati dallo jesino Sbaffi e dall’anconetano Galassi sopraggiunti nel frattempo. Nella baia erano presenti alcuni branchi di cefali nascosti negli anfratti vicino alla riva. Nella zona centro-nord del campo gara il pesarese Manfrini, pescando tra gli scogli presenti nel basso e medio fondale tra i due ed i cinque metri di profondità, catturava alcuni cefali e saraghi.
Al termine delle quattro ore di gara il suo carniere risulterà il più cospicuo. Intervistato Manfrini racconta di aver optato per la zona nord risalendo la corrente, “al via mi butto subito a riva davanti alla spiaggia dei gabbiani e dove iniziano le prime rocce vedo parecchi cefali ed iniziando a sparare al libero ne prendo 2 nel giro di 5 minuti e successivamente uno in tana con la fiocina, inizio poi a spostarmi verso nord. Faccio alcuni tuffi al largo ma vedo che non gira alcun pesce, allora mi ributto un po’ più a terra dove iniziano a comparire le prime rocce grandi, perlustro qualche tana e dopo alcuni minuti catturo un sarago, poi poco più a nord una corvina di 500 grammi, poi riesco a prendere sempre in tana il sarago più grosso. Con sei prede capisco di poter salire sul podio, ma devo aumentare il ritmo di pesca e continuo la marcia in direzione della secca dell’ospedale. Arrivo in una zona più a largo e con meno visibilità inizio a vedere ripetutamente cefali al libero così alternando agguati e tana riesco a prendere altri due cefali al libero e negli ultimi 10 minuti sotto una tettoia prendo il cefalo più grosso. La gara terminava alle 13,20, al rientro al Porto Turistico “MARINA DORICA”, il giudice di gara Diego Fiori, coadiuvato dal direttore di gara e dalla segreteria, procedeva alla pesatura.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 02-11-2021 alle 16:43 sul giornale del 03 novembre 2021 - 376 letture
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