contatore accessi free
SEI IN > VIVERE ANCONA > POLITICA
comunicato stampa

Platani di via Marconi, M5S: "Le regole del Comune non valgono per il Comune"

3' di lettura

Con una richiesta di accesso abbiamo chiesto tutti gli atti – determine e doc istruttori – a conferma della legittimità dell’abbattimento degli alberi di Via Marconi.

Ricordiamo che le motivazioni susseguite hanno imputato in prima battuta ai platani di essere pericolosi per la salute pubblica, in seconda battuta, di essere di intralcio ai sottoservizi. Nel maggio scorso è stata inviata, una nota, molto scarna , con cui il Comune di Ancona comunica all’ASSAM che sarebbero stati effettuati interventi (abbattimento) sui platani per via del cancro colorato di cui sarebbero affetti o stati affetti; l’ASSAM, ci ha detto oggi l’assessore, ha risposto che i platani (abbattuti ed abbattendi) sono sanissimi. Quindi delle tre ragioni per l’abbattimento rimane la seconda: intralcio ai sottoservizi.

L’Ufficio “verde”, nulla dice e nulla produce proposito degli abbattimenti; salvo comunicare che il Comune di Ancona non ha un regolamento del verde (non ha nemmeno un censimento degli alberi – ma questo lo sapevamo già). Tuttavia ci rassicura dicendo che la materia è comunque disciplinata dalla legge regionale vigente (la n.ro 6/2005 (art 20) e dall’art 13 della NTA/PRG (del Comune di Ancona, non del comune Pincopallo). Ebbene, per il Comune di Ancona – regime Mancinelli (donna di legge circondata da uomini di legge!) – la disciplina cartacea non vale l’inchiostro con cui è scritta:

• L’art 13 delle NTA, quanto ai sottoservizi - esplicitamente recita: “I progetti edilizi ed in particolare quelli interessanti il sottosuolo, dovranno essere studiati (??) in maniera da rispettare le alberature di alto fusto nonché tutte le specie pregiate esistenti, avendo particolare cura di non offenderne gli apparati radicali” e che “l’abbattimento di alberi di alto fusto può essere consentito solo in caso di pubblica utilità od interesse pubblico, o per altra motivata giustificazione firmata da un tecnico competente che se ne assume la responsablità. In tal caso dovrà essere effettuato il reimpianto di almeno pari numero di alberi di alto fusto all’interno dello stesso lotto con pianta della stessa specie se autoctona e di dimensioni paragonabili…"; “l’autorizzazione deve essere preventivamente acquisita ed allegata agli elaborati di progetto per qualsiasi tipo di intervento edilizio, sia pubblico che privato, nel quale si renda inevitabile la manomissione delle alberature….Gli alberi di alto fusto abusivamente abbattuti senza la prescritta autorizzazione (chi l'ha vista?) debbono essere sostituiti da altrettanti esemplari posti nelle precedenti aree di pertinenza”

• la LR 6/2005 cui, nel 2015, è seguito uno schema di regolamento da adottarsi dai comuni marchigiani che – a tutt’oggi – il Comune di Ancona non ha adottato, prevede che “gli scavi e la posa in opera di nuova impiantistica tecnologica interrata (tubazioni gas, acqua, linee elettriche, informatiche e telefoniche, fognature, ecc) o per qualsiasi altro motivo, se ricadono nell’area di pertinenza delle piante, devono essere eseguiti in maniera tale da evitare il taglio delle radici….”. Che gli alberi possano essere abbattuti non è consentito.

La conclusione è che le regole valgono (forse) per qualche privato; non valgono per il Comune di Ancona che, sul punto, dimostra oltre che sciatteria ai massimi livelli, anche spregio delle regole. Un ottimo esempio. Interrompano subito il piano degli abbattimenti.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-12-2021 alle 16:08 sul giornale del 14 dicembre 2021 - 169 letture