Adotta il cane durante il lock down ma poi arrivano i maltrattamenti. Muso salvato dalle guardie dell'Oipa

Affamato e maltrattato, Muso porta ancora i segni delle violenze subite fin da cucciolo, ma grazie all'intervento dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) del Nucleo di Ancona lo attende un futuro migliore
«Muso, così lo abbiamo chiamato, è un cane molossoide derivato corso. Alla sua età dovrebbe pesare tra i 40 e i 45 chili, invece al nostro arrivo ne pesava appena 28». Queste le parole di Luana Bedetti, coordinatrice regionale delle guardie zoofile Oipa delle Marche, nel raccontare la storia del cane Muso. A testimoniare i maltrattamenti subiti dal cane, non solo l'eccessiva magrezza, ma anche numerosi segni sul pelo e sul muso, da cui l'animale ha poi tratto il soprannome con cui è stato ribattezzato dai volontari Oipa. «Il cane era stato adottato da cucciolo, durante il primo lockdown, e poi ridotto in quelle condizioni. Presentava inoltre una cicatrice circolare attorno al muso che ci ha fatto subito pensare a un legaccio che gli impedisse di aprire la bocca. La proprietaria ha giustificato l’evidente magrezza del cane attribuendola a inappetenza, ma il cagnolone in nostra presenza è risultato molto vorace».
Vista la situazione e lo stato del cane, le guardie Oipa hanno deciso procedere al sequestro dell’animale. Attualmente Muso si trova presso un rifugio e si sta velocemente riprendendo.
Le guardie zoofile Oipa delle Marche chiedono di segnalare situazioni di degrado e maltrattamento all’email guardiemarche@oipa.org o compilando il modulo su https://www.guardiezoofile.info/marche/
Per le segnalazioni in tutta Italia: https://www.guardiezoofile.info/nucleiattivi/
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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-02-2022 alle 18:24 sul giornale del 22 febbraio 2022 - 649 letture
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