comunicato stampa
CGIL accusa: "Diritto alla mensa non tutelato in Area Vasta 2"

I dipendenti della Sede dell’ASUR Marche di Via Oberdan in Ancona beneficiano del diritto mensa (cioè il diritto alla pausa, diritto sia legislativo che contrattuale), ossia dei buoni pasto sostitutivi non essendo presente ivi la mensa. I dipendenti dell’Area Vasta 2 no. Per i dipendenti dell’Area Vasta 2 il diritto mensa è una fortuna che può capitare, oppure no.
Ad esempio, i dipendenti dell’Ambito Territoriale di Ancona (ex Zona Territoriale n. 7 di Ancona), pur con una mensa presente al Crass di Ancona, beneficiano sia dei buoni mensa che dei buoni pasto sostitutivi (peraltro utili anche per fare la spesa, quali buoni spesa). Mentre i dipendenti dell’Ambito Territoriale di Senigallia (ex Zona Territoriale n. 4 di Senigallia), no, non beneficiano di nulla, ovvero non hanno né la mensa, né i buoni pasto sostitutivi.
Poi ci sono dipendenti di taluni Servizi Sanitari dell’Area Vasta 2, che, presentando il diritto, ma non potendo abbandonare il servizio, e trattandosi di diritto alla pausa (esercitabile logicamente quando si presta attività, quindi né prima, né dopo il lavoro), beneficiano della possibilità di ricevere il pasto nella Unità Operativa di appartenenza al costo previsto dalle norme, al contrario di altri colleghi, sempre dipendenti di Servizi Sanitari dell’Area Vasta 2, analogamente presentanti il diritto e che non possono abbandonare il Reparto, ai quali invece questa possibilità non viene accordata.
Su tutto questo, al fine di uniformare il diritto e perequare le condizioni, la Direzione dell’Area Vasta 2, a giugno 2021, aveva concluso con i Sindacati dell’Area Vasta 2 un importante Accordo Regolamento Quadro per la messa a disposizione al personale del servizio mensa e del buono pasto sostitutivo. Accordo che l’Area Vasta 2 non può però a tutt’oggi applicare per il veto dell’ASUR Marche, ad impedirlo.
ASUR Marche che pretende, testardamente ed assurdamente (una strada che non porta da nessuna parte, anzi, ingessa solamente il sistema) che le Aree Vaste usino medesime regolamentazioni, pur con specificità territoriali nettamente diverse, e quindi impedisce alle medesime di agire in coscienza, delegittimando così i singoli Tavoli di Contrattazione decentrata, prolifici, ma intanto, presso la propria Sede, riconosce ed applica eccome i diritti ai propri dipendenti.
Siccome è una materia, il diritto mensa, per cui la stessa ASUR Marche (dimostrandosi quindi altamente incoerente su ciò che dice e poi fa) aveva chiaramente scritto alle Aree Vaste di adottare provvedimenti attuativi ed adempimenti – cosa che l’Area Vasta 2 ha fatto, concludendo, come detto, a giugno 2021, l’Accordo con i Sindacati – agiremo ora di conseguenza trasmettendo il presente Comunicato all’Assessore alla Salute ed alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti.
Perché allorquando l’Area Vasta 2 ha concluso tale dirimente Accordo, lo ha fatto consapevolmente con il fatto che la Corte dei Conti aveva giustappunto chiesto, agli atti delle Sezioni di Controllo, chiarimenti circa le spese della ristorazione per utenti e dipendenti. Quindi l’ASUR Marche, piuttosto che ostacolare le Aree Vaste circa il recepimento di fondamentali Accordi, avrebbe dovuto semmai essere orgogliosa di apportare trasparenza e regolarità.

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