Parcheggi e viabilità, Rubini (AIC): “Una città schiava di idee retrograde”

Parcheggio all’ex caserma San Martino e area sosta al porto: "Soluzioni sbagliate e dannose"
Come in un film dal copione già scritto, ad un certo punto dell’anno, arriva quel rituale stanco che ormai da anni accompagna questa città: da una parte i commercianti che invocano parcheggi un po’ ovunque e dall’altra la politica incapace di guardare oltre il proprio naso (la stessa politica che, ad esempio, ha smantellato la stazione marittima e ha affossato il progetto di metropolitana di superficie). Risultato? Discutere sempre e solo delle solite medievali proposte legate ad una idea di gestione della mobilità e dei parcheggi incentrata su un solo comandamento: fate parcheggiare tutti in centro.
Dunque, mentre il resto del mondo studia ed applica ZTL, parcheggi scambiatori fuori dai centri storici, strumenti integrati di mobilità dolce e tanto altro, noi ci ritroviamo con un nuovo parcheggio multi piano in pieno centro all’ex caserma San Martino e la geniale idea di fare del porto un’area sosta, con buona pace di tutte le promesse di ri-funzionalizzazione dell’area in chiave sociale. Soluzioni sbagliate e dannose. Sbagliate perché inchiodano la città ad un futuro di traffico e smog. Dannose perché insalubri, pericolose per la salute pubblica e ambientalmente insostenibili.
Verrebbe poi da chiedersi se davvero, nel 2022, si possa ancora legare lo sviluppo commerciale ed economico del centro città al tema del parcheggio fine a se stesso. Forse sarebbe il caso di aprire un po’ la mente, immaginare una città ciclo - pedonale, un centro storico capace di essere luogo di aggregazione e di cultura, una spina dei corsi libera da auto e smog. L’alternativa, altrimenti, non possono che essere le solite arcaiche ricette.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 03-11-2022 alle 12:59 sul giornale del 04 novembre 2022 - 88 letture
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