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Evasione fiscale, numeri ancora troppo alti: occorrono misure più severe

3' di lettura Ancona 03/03/2023 - L’Italia vanta il triste primato di essere il paese con maggiore evasione fiscale in Europa. Tuttavia, negli ultimi anni ci sono stati segnali positivi contro la lotta all’evasione, che continua a rimanere ancora troppo elevata, con differenze tra settori e territori.

Le stime dell’evasione fiscale possono essere riassunte da due indicatori, che aiutano a comprenderne i meccanismi. Il primo fa riferimento al tax gap, ovvero al divario tra i ciò che è stato realmente versato e ciò che dovrebbe essere stato versato in un regime di perfetto adempimento, definito come gettito teorico. Il secondo indicatore rappresenta la propensione all’evasione, cioè il rapporto in percentuale tra l’ammontare del tax gap e il gettito teorico. Secondo la relazione annuale della NADEF 2022, il tax gap è calato notevolmente nel 2019, con un evasione stimata, che scende per la prima volta sotto la soglia dei 100 miliardi. Di seguito l’analisi dei dati relativi all’evasione fiscale e i tributi maggiormente colpiti.

Politiche contro l’evasione fiscale, i risultati positivi

Negli ultimi anni, sono state introdotte diverse misure per combattere l’evasione fiscale e gli effetti ottenuti sono diversi, a seconda della tipologia di entrata, che si va ad approfondire.

Ecco alcune delle misure, messe in piedi contro l’evasione fiscale, che hanno garantito effetti positivi per IVA, IRAP, Locazioni e Canone Rai. Negli ultimi anni sono state, infatti, adottate politiche importanti, come:

  • lo split payment, ovvero il versamento dell’IVA allo Stato effettuato direttamente dal cliente e non dal venditore;
  • l’introduzione della fatturazione elettronica fortemente regolato dall’Agenzia delle Entrate;
  • l’inserimento del Canone Rai nella bolletta della luce;
  • la flat tax sugli affitti, ovvero la cedolare secca, che ha permesso una riduzione della propensione all'evasione sugli affitti del 62% e allo Stato di recuperare quasi 8.000 milioni di euro annui.

Anche i proventi derivanti dal settore delle scommesse on line rientrano, a volte, in questo fenomeno. Ecco uno dei motivi per cui si tratta di un sistema rigidamente regolamentato. È importante, infatti, evidenziare come le vincite provenienti da portali online come https://www.powbet.info, o da un gratta e vinci, debbano obbligatoriamente essere dichiarate, sia da parte della sale da gioco online o offline, che dai vincitori stessi. La mancata dichiarazione di una vincita di questo tipo è comparabile a un fenomeno di evasione fiscale.

Come cambia l’evasione in base ai tipi di entrate

Rimangono ancora alti i tassi di evasione fiscale nei redditi da lavoro autonomo e da impresa soggetti a IRPEF, con circa il 68 per cento delle imposte non pagate e una perdita di gettito di 32 miliardi di euro nel 2019, carico dello Stato. I lavoratori autonomi sono seguiti dai possessori di immobili, la cui percentuale sale a 65% e include le rendite provenienti da stabili, case e uffici non dichiarate.

Risulta, invece, più controversa l’ampliamento del regime forfettario, con l’introduzione della flat tax con un’aliquota base al 15% (5% per i primi 5 anni di attività), per i lavoratori autonomi, che fatturavano fino a 65.000 € annui, la cui soglia è stata ulteriormente ampliata a 85.000 € nel 2023. Se da un lato, questa misura può aver fatto emergere redditi, prima nascosti, per i grandi vantaggi che offre; dall’altro lato, si è incentivato il fenomeno del cosiddetto falsi minimi, ovvero si dichiarano fatturati inferiori a quelli reali, quando questi eccedono la soglia, per continuare beneficiare del regime forfettario.

I dati messi a disposizione dal Ministero dell’Economia e delle Finanze confermano, purtroppo, che quote sempre maggiori di redditi e patrimoni immobili sfuggono alla tassazione, con conseguente doppia perdita per lo Stato. Esiste anche una distribuzione geografica del fenomeno, che interessa di più il Sud del paese. Ciò è confermato anche dall’analisi delle somme evase, che sono poi recuperate dai comuni, con un divario notevole tra le somme recuperate nei comuni del nord rispetto a quelli meridionali. Diventa necessario implementare politiche responsabili e costanti di lotta all’evasione.






Questo è un articolo pubblicato il 03-03-2023 alle 19:35 sul giornale del 26 febbraio 2023 - 44 letture

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