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È morto Massimo Franceschelli, l'avvocato dei giornalisti; aveva 91 anni.

3' di lettura

PESCARA - Aveva continuato a lavorare fino all'ultimo. Più di mezzo secolo fa è stato uno dei pionieri in Italia delle vertenze di lavoro giornalistico. Fu sua la prima causa del genere anche a Fermo più di 40 anni fa. La moglie era di Fermo, città dove si erano sposati.

Si è spento all'ospedale "Santo Spirito" di Pescara dove era ricoverato.

Iscritto all'Ordine degli avvocati nel 1961, cassazionista dal 1976, Massimo Franceschelli, 91 anni, nativo di Popoli (PE), nonostante l'età avanzata ha lavorato fino all’ultimo momento (la prossima settimana aveva un'udienza in Corte di Appello ad Ancona), sempre dedito alla sua vocazione fino in fondo: mezzo secolo fa fu pioniere delle vertenze di lavoro giornalistico, filone su cui si specializzò e che lo hanno reso noto in tutta Italia.

Tantissimi, forse centinaia, giornalisti sia della carta stampata, di radio e televisione, in tutta Italia, devono a lui la stabilizzazione oppure il riconoscimento di notevoli differenze retributive dopo anni di precariato: nella sua lunghissima professione era riuscito a dimostrare come il lavoro di collaboratori sia equiparato a quello dei redattori professionisti, con oneri ed onori annessi; a volte le condanne degli editori ammontavano a diverse centinaia di migliaia di euro o centinaia di milioni di lire. Le pronunce derivate dalle sue iniziative legali hanno fatto giurisprudenza fino in Cassazione.

Abruzzese, era di casa nelle Marche, dove in passato è stato per diversi anni anche legale del Corriere Adriatico. Nel 1966 si sposò nella Chiesa di San Francesco a Fermo con la fermana Daniela Agostini (vedi immagine in basso, tratta da "Il Resto del Carlino").

A Fermo fu difeso da lui il prof. Danilo Interlenghi, storico corrispondente locale de "Il Messaggero", che tra la fine degli anni '70 e i primi '80 vinse contro il giornale romano una causa di lavoro con il riconoscimento del professionismo. Quella di Interlenghi fu a Fermo la prima vertenza del genere (anche per il giudice che la decise, il Pretore del lavoro Stefano Jacovacci) che fece breccia e creò un precedente: fu seguita subito da tanti altri (altri due collaboratori dell'ufficio di corrispondenza di Fermo de "Il Messaggero", Fabiano del Papa e Andrea Chioini, poi divennero redattori professionisti Rai3 rispettivamente a Pescara e Perugia).


Il sindacato giornalisti abruzzesi, con il segretario Ezio Cerasi, esprime profondo cordoglio per la perdita dell’avvocato Massimo Franceschelli: «Nel corso della sua lunga carriera professionale ha lavorato al nostro fianco nella difesa dei diritti dei giornalisti, per vedere riconosciute professionalità e tutele. Profondo conoscitore del diritto, ha contribuito a formare una visione ampia del lavoro giornalistico, facendosi portatore anche nelle aule di giustizia, di tesi innovative. La sua dedizione, le sue capacità di studio e di difesa sono state e saranno esempio per tanti colleghi. Alla figlia Patrizia e ai familiari tutte le nostre più sentite condoglianze».

Lascia la figlia Patrizia, il nipotino Alessandro e il genero Paolo.



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Questo è un articolo pubblicato il 02-03-2023 alle 17:18 sul giornale del 03 marzo 2023 - 195 letture


Paolo Bartolomei