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Visita Cardiologica: Quando e come iniziare a prendersi cura del proprio cuore

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Oggi viviamo in un periodo in cui tutto è frenetico e farne le spese è appunto il cuore. Per capire e prevenire dei problemi di diversa natura ci si dovrebbe sottoporre ad una Visita cardiologica almeno una volta all’anno. Cosa che nessuno fa. Però dopo i 40 anni è importante fare dei controlli

Il cuore è uno degli organi che funziona in modo indipendente dal nostro volere. Questo consente di avere la vista e la sua funzionalità è collegata all’istinto di sopravvivenza. Quando abbiamo paura il cuore aumenta i battiti perché scarica adrenalina che ci mantiene sull’allerta e ci fa scappare se avvertiamo il pericolo. Alla stesso tempo esso ha una funziona alterata quando siamo innamorati perché aumenta il suo ritmo per produrre una quantità maggiore di ormoni. Impossibile controllare il cuore quando ci sono degli eventi improvvisi.

Solo che, proprio perché esso si sottopone ad un lavoro “indipendente”, è necessario poi che si valutino le malattie e patologie che sviluppa nel corso degli anni. Inutile dire che non andiamo a curare il nostro cuore, come non curiamo il nostro organismo. Mangiamo male, riposiamo peggio, lavoriamo sotto stress e non facciamo attività fisica nella giusta proporzione. Troppo sport o per nulla.

Oggi viviamo in un periodo in cui tutto è frenetico e farne le spese è appunto il cuore. Per capire e prevenire dei problemi di diversa natura ci si dovrebbe sottoporre ad una Visita cardiologica almeno una volta all’anno. Cosa che nessuno fa. Però dopo i 40 anni è importante fare dei controlli, sia quando notiamo qualche aritmia di troppo oppure per avere uno storico e capire come il cuore stia invecchiando.

COSA SI FA IN UNA VISITA AL CUORE?

In una visita per il controllo del cuore, cosa deve fare il medico e il paziente? In realtà esistono diverse tipologie di visite a quest’organo, alcune sono specialistiche ed altre di controllo. La più comune o meglio la prima, è quella dove si usa il dispositivo per fare l’Ecg, cioè l’elettrocardiogramma.

Come si effettua? Il paziente si deve stendere sul lettino. Sul torace, all’altezza del cuore e nelle arterie principali, si posizionano dei sensori. Quest’ultimi rimandano il movimento e l’attività cardiaca in un dispositivo dove ci sarà poi la trascrizione di un grafico. Da qui il cardiologo potrà capire cosa sta capitando e quali sono eventuali patologie che ha il paziente.

Ci sono poi le visite specialistiche, come l’Holter, che si divide a sua volta in quello cardiaco, pressorio o dinamico. L’ecocolordoppler, la TAC coronarica, risonanza magnetica e altri esami diagnostici. Però questi avvengono solo quando l’elettrocardiogramma è “anomalo” nella registrazione dei battiti.

Cuore, quando fare una visita?

Siamo esseri pigri, ma alle volte manca il tempo materiale di potersi dedicare a delle cure o visite mediche, quindi si aspetta. Il controllo del cuore, tramite l’uso di una visita dal cardiologo, è importantissimo e deve essere eseguita quando: si soffre d’insonnia, ci si sveglia in piena notte in crisi di panico, si notano aritmie oppure stanchezza cronica.

Potete rivolgervi al vostro medico di base per avere dei consigli e quindi capire che effettivamente è necessario un esame mirato. Tuttavia esso dovrebbe venire eseguito di routine almeno una volta all’anno. Se poi ci sono già dei malesseri che confermano un affaticamento cardiaco, cercate di fare delle visite in modo da avere uno storico e seguire l’evoluzione della malattia o patologia che si sta sviluppando.





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