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comunicato stampa

Crisi del Mosciolo. Rubegni (Verdi) e Rubini (AIC) "Serve l'Area Marina Protetta"

3' di lettura

La dichiarazione dei due candidati sindaco a seguito dell'allarme lanciato da Slow Food Ancona sulla tutale del Mosciolo di Portonovo. Rubegni: "Occorre l’adozione di leggi che solo l’Area marina protetta può assicurare": Rubini "“La scienza indica la strada dell’Area Marina Protetta"

Commentano l'allarme lanciato dalla Condotta Slow Food Ancona e Conero sull'’esistenza di rischi per la conservazione futura del mosciolo: (Qui l'Articolo)

A commentare la notizia i due candidati sindaco Roberto Rubegni di Europa Verde Ancona e Francesco Rubini di Altra Idea di Città:

RUBEGNI:

"La biodiversità è vita. Il Mosciolo di Portonovo è in pericolo, lo dice Slow Food che già lo scorso anno aveva segnalato il problema e cercato rimedio sospendendone la pesca. Lo sappiamo tutti e tutti dovremmo impegnarci per evitare il peggio.

“Il capitale economico e quello sociale sono legati al capitale naturale” dice il Prof. Roberto Danovaro in un’intervista, vuol dire che continuare ad illudersi che i frutti del nostro mare e della nostra terra siano infiniti, e che nulla vada fatto per proteggerli è una illusione appunto che va sfatata, è giunto il momento di agire.

L’Area Marina Protetta, uno strumento utilizzato in altre zone costiere italiane – ce ne sono 29 in Italia e nessuna nelle Marche – offre la possibilità di tutelare la biodiversità di dare un’opportunità di sviluppo sostenibile anche dal punto di vista economico e turistico a zone che se non protette sarebbero già diventate tratti di mare senza vita, perché purtroppo il senso del limite non è un modo di agire comune. I ristoratori di Portonovo sanno bene cosa vuol dire offrire una pietanza preparata con il Mosciolo di Portonovo, sanno ben cosa significa accogliere i turisti da maggio a settembre e questo grazie alla bellezza e ricchezza della costa del Conero.

La grande pressione antropica sul mare del Conero necessita dell’adozione di leggi di tutela che solo l’Area marina protetta può assicurare, come è stato fatto in altre zone altamente turistiche come Portofino e Ischia, per citarne alcune, ma anche come Miramare di Trieste dove l’Area marina insiste a pochi chilometri da uno dei porti più grandi d’Europa – anche di imbarcazioni da diporto - e dove si è raggiunto il giusto equilibrio tra cittadini, pescatori, portatori d’interesse e amministratori pubblici.

Ma limiti noi umani non ne abbiamo, pensiamo di poterci permettere tutto, in virtù del nostro benessere immediato, senza però ricordarci che le risorse naturali se non salvaguardate finiscono, le specie animali di cui ci nutriamo anche, insomma senza capire che ognuno si deve prendere le proprie responsabilità per restituire alla natura quello che ci è stato donato attraverso l’istituzione di aree protette come l’AMP del Conero perché tutelare la biodiversità vuol dire tutelare la vita".

RUBINI

Proteggere il nostro eco-sistema marino è una necessità non più rinviabile. A rischio c’è anche il mosciolo, eccellenza locale, nonché elemento identitario di una intera città. In questo senso l’istituzione dell’Area Marina Protetta è la soluzione migliore prospettata in primis dalla scienza. Centrosinistra e centrodestra sono contrari e quindi, evidentemente, indisponibili ad ascoltare gli esperti. Noi siamo da sempre favorevoli e, una volta al governo della città, ci impegneremo in tutte le sedi istituzionali per accelerare il processo di realizzazione dell’AMP.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-03-2023 alle 13:54 sul giornale del 28 marzo 2023 - 136 letture