Avvelenamento da amianto: Come campire se si è respirato amianto?
L’amianto è un materiale altamente pericoloso che porta delle conseguenze a livello di malattie respirazione. Una delle prime cause di problemi tumorali e cancerogene polmoni è proprio il contatto diretto questo elemento. C’è da dire che non tutto l’amianto o fibre cemento, secondo numero con cui è conosciuto, è pericoloso
Occorre che ci sia una tipologia di sgretolamento, di rilascio di polveri, di fragilità, per essere considerato altamente tossico. Tuttavia l’esposizione diretta non è mai consigliabile. Ci sono dei sintomi che permettono di capire quale sia il grado di intossicazione e se è il caso di rivolgersi al pronto soccorso oppure iniziare a fare delle analisi.
Ovviamente sempre meglio non avere a che fare con questo materiale. Tuttavia si esso è in casa, sulle coperture dei tetti, su capannoni e via dicendo, potrebbe essere difficile non esserci a contatto diretto.
COME CAPIRE SE HAI RESPIRATO AMIANTO?
La pericolosità principali dell’amianto consiste nella sua tossicità a livello di respirazione. I tratti respiratori, come le narici, la cupola, la trachea, i polmoni sono quelle che soffrono maggiormente. Purtroppo l’amianto rilascia delle micro polveri, vale a dire delle polveri talmente sottili che diventano visibili esclusivamente al microscopio. Essendo così sottili riescono a penetrare all’interno della mucosa del naso. Praticamente, i famosi peletti che abbiamo nelle narici, riescono a bloccarli e quindi essi si insinuano direttamente nei polmoni.
Qui possono iniziare una vetrificazione dei tessuti e quindi sviluppare elementi cancerogeni. Il tumore ai polmoni è quello che effettivamente tende a essere una delle caratteristiche di questo materiale.
Per vedere o capire se abbiamo respirato amianto ci sono dei disturbi che avvertiamo immediatamente.
La prima è quella di respirare a fatica, vale a dire avere un attacco di dispnea. Abbiamo una forte irritazione alle narici, dove il naso iniziano a prudere in modo grave. Si ha un bruciore forte alla cura e magari anche una tosse piuttosto secca incontrollata. Quando poi l’irritazione è tratti respiratori diventa evidente, rischiamo di iniziare a respirare con fatica. Si ha un forte dolore al torace. Quando si prova a dormire la tosse continua a persistere.
Ovviamente per avere questi sintomi occorre un’esposizione di almeno 20 o 30 minuti con dell’amianto che è stato ridotto in polvere. Meglio quindi rivolgersi al pronto soccorso immediatamente.
Quanto tempo di esposizione all’amianto per avere danni?
Non basta certo un’esposizione di pochi minuti per avere dei danni permanenti. Torniamo a dire che è bene non avere mai un Avvelenamento da amianto.
Fino a pochi anni fa si pensava che per avere delle malattie correlate all’esposizione eccessiva all’amianto bastassero dai 10 ai 20 anni. Molto dipende da quale sia lo stato di salute o fragilità della persona in questione. Consideriamo comunque che ad oggi, in base nuovi studi, basta che ci sia un’esposizione prolungata e continua, quindi giornaliera, ma per pochi minuti, per circa 6 o 7 anni per avere malattie correlate all’esposizione amianto.
Attenzione che però alcune tumori, elementi cancerogeni e altre malattie dei tratti respiratori possono comparire perfino dopo 40 anni e dipendere sempre dall’amianto. Per capirlo basta effettuare delle analisi e valutare eventuali vetrificazioni dei tessuti e le reazioni che essi hanno procurato all’organismo.
Questo è un articolo pubblicato il 22-05-2023 alle 07:43 sul giornale del 22 maggio 2023 - 119 letture
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