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Portonovo: Il Presidente del Parco del Conero Picciafuoco "I ripascimenti sono soluzioni temporanee. L’arretramento è possibile se sostenibile e condiviso"

4' di lettura

“Questi interventi di ripascimento che si ripetono ogni 4-5 anni – spiega Picciafuoco – particolarmente onerosi per le casse pubbliche creano malumori e disagi ai fruitori oltre che invasivi sull’ecosistema fragile senza dimenticare che gli inerti non possono avere le stesse caratteristiche qualitative di quelli trattati dal mare”

interviene anche il Presidente facente funzione del Parco del Conero, Riccardo Picciafuoco, su tema dei ripascimenti, che nelle ultime ore ha visto svilupparsi un vivace dibattito tra cittadini ed enti attivi sulla Baia di Portonovo.

“Quello dell’efficacia dei ripascimenti è un tema ormai vecchio che non risolve il problema e prevede un dispendio continuo di risorse pubbliche. Meglio sarebbe studiare una soluzione condivisa con tutte le istituzioni, Regione Marche, Comune di Ancona e gli operatori, per prevedere un arretramento degli stabilimenti che sia sostenibile sia sotto l’aspetto ambientale che economico”.
A dirlo è Riccardo Picciafuoco, Presidente facente funzione del Parco del Conero intervenendo in un dibattito che coinvolge l’Ente Parco per quanto concerne l’impatto sull’ambiente.
“Questi interventi di ripascimento che si ripetono ogni 4-5 anni – spiega Picciafuoco – particolarmente onerosi per le casse pubbliche creano malumori e disagi ai fruitori oltre che invasivi sull’ecosistema fragile senza dimenticare che gli inerti non possono avere le stesse caratteristiche qualitative di quelli trattati dal mare”.
L’Arch. Picciafuoco ripercorre anche le tappe che hanno caratterizzato gli ultimi 15 anni. “Il Piano particolareggiato del 2011 poi ripreso dal Piano del Parco venne adottato dalla giunta Gramillano ma poi non concluso dalla prima giunta Mancinelli – ricorda – ed era stato condiviso anche dagli stessi operatori che erano sostanzialmente d’accordo nell’arretramento”.
Per il Presidente ff del Parco del Conero occorre quindi ragionare in termini di visione a medio lungo termine. “Auspichiamo – conclude – che si possa riprendere questo confronto e riaprire un tavolo al quale il Parco del Conero è pronto a sedersi per contribuire a risolvere tutti insieme e definitivamente una questione annosa”.

LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE

Contrarie alla pratica dei ripascimenti le associazioni ambientaliste di Ancona A.P.S. Portonovo per Tutti, A.P.S. Circolo Naturalistico Il Pungitopo aderente a Legambiente, Comitato Mezzavalle Libera, Italia Nostra Ancona:

"Si è concluso da qualche giorno l’ennesimo ripascimento di alcuni tratti della spiaggia di Portonovo, finanziato dalla Regione Marche per circa 225.000 euro, che dovrebbe avere lo scopo di frenare l’erosione e, al contempo, di ridare una parziale migliore fruibilità.

Il risultato del ripascimento ci lascia estremamente perplessi relativamente alla compatibilità ambientale, al materiale di cava utilizzato, alla migliore fruibilità della spiaggia libera: lasciamo ai cittadini il compito di giudicare di persona (e con i propri piedi…) se il nostro sconcerto sia giustificato.

Ciò che ci preme sottolineare a gran voce è l’inutilità di questo intervento e quindi il conseguente sperpero di denaro pubblico: di scarsa efficacia, sarà probabilmente annullato dalle prime serie mareggiate, e appare funzionale solo ad interessi particolari di breve periodo.

Non è di questi interventi che ha bisogno Portonovo, bensì di procedere all’attuazione dei piani disponibili da molti anni che prevedono l’obbligo di arretramento degli stabilimenti e delle altre strutture presenti (il Piano Particolareggiato di Portonovo approvato dal Consiglio Comunale nel gennaio 2001 e rinnovato nel 2011, ma poi ritirato dalla prima giunta Mancinelli e il Piano del Parco del Conero approvato nel 2010).

L’arretramento delle strutture è l’unica soluzione pienamente sostenibile che rende fruibile una maggiore disponibilità di spiaggia naturale e nel contempo mantiene inalterate le potenzialità economiche delle strutture ricettive stesse. In tal modo si restituirebbe l’arenile ai cittadini senza l’uso continuato di denaro pubblico con risultati evanescenti.

L’arretramento degli stabilimenti si deve accompagnare ad una forte diminuzione dei parcheggi e del traffico privato di auto nella Baia, per questo riteniamo positiva l’attivazione della nuova “navetta dei borghi” gratuita, come offerta di trasporto pubblico che va nella direzione giusta.

Questo chiediamo all’Amministrazione Comunale e a tutti i portatori di interessi, per conservare e aumentare la bellezza della baia, consegnandola alle future generazioni nella sua integrità e naturalità"

(foto copertina di repertorio)



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Questo è un articolo pubblicato il 07-08-2023 alle 16:56 sul giornale del 08 agosto 2023 - 138 letture






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