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È agli arresti domiciliari per favoreggiamento della immigrazione clandestina, ma picchia il coinquilino e finisce in carcere

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polizia mascherina

Nella giornata di ieri, le forze dell'ordine della Polizia di Stato della Questura di Ancona hanno eseguito un'operazione di trasferimento in un Istituto di Custodia nei confronti di un uomo pakistano di 35 anni. L'uomo era stato precedentemente sottoposto a detenzione domiciliare, ma la revoca della misura è stata disposta dall'Autorità Giudiziaria

La vicenda ha avuto inizio nel maggio del 2023, quando l'uomo è stato ammesso all'espiazione di una pena di 3 anni, 9 mesi e 28 giorni in regime di detenzione domiciliare presso la sua residenza ad Ancona. La pena era stata stabilita in seguito a una sentenza definitiva emessa nel luglio del 2021 dal Tribunale di Busto Arsizio (VA). L'accusa contro di lui riguardava il reato di favoreggiamento all'immigrazione clandestina e il possesso di documenti falsi, un episodio avvenuto nell'agosto del 2020 presso l'aeroporto di "Orio al Serio" di Bergamo.

Tuttavia, a seguito di nuovi sviluppi, i primi giorni del mese corrente hanno portato a un deferimento in stato di libertà da parte della Questura di Ancona. L'uomo pakistano è stato coinvolto in un caso di lesioni personali in concorso, insieme a un connazionale. Le lesioni sarebbero state inflitte a un altro cittadino pakistano a seguito di una lite avvenuta all'interno dell'abitazione dell'accusato.

In seguito a questa nuova accusa, l'Autorità Giudiziaria ha deciso di revocare la misura alternativa della detenzione domiciliare e di procedere al trasferimento dell'uomo in un istituto penitenziario per scontare la pena residua. I poliziotti, a seguito dell'ordinanza giudiziaria, hanno raggiunto la residenza del cittadino pakistano e, dopo le procedure previste, lo hanno accompagnato presso la casa circondariale di Ancona-Montacuto.



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Questo è un articolo pubblicato il 19-08-2023 alle 12:36 sul giornale del 20 agosto 2023 - 90 letture






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