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comunicato stampa

Falconara: Italia Viva attacca la giunta "Ieri decimo divieto di balneazione. Si ammettano gli errori su gli sversamenti"

3' di lettura

Italia Viva - Riformisti per Falconara: "L’acquazzone di ieri con il decimo divieto di balneazione della stagione, ci richiama a 15 anni di errori e di gestione superficiale dell’annoso problema degli sversamenti a mare, che hanno deturpato l’immagine della città"

Tornano all'attacco Italia Viva - Riformisti per Falconara dopo lo sversamento e il conseguente divieto di balneazione per Falconara in seguito ai rovesci delle scorse ore:

"Sarebbe ora che la Giunta di Falconara abbandonasse le solite repliche stizzite e fuorvianti e facesse autocritica chiedendo scusa ai cittadini.

La verità dei fatti è più forte dei comunicati e delle giustificazioni di comodo. Il connubio tra Amministrazione comunale ed operatori balneari perché gli interventi necessari per bonificare il litorale non si facessero in spiaggia, è stato l’elemento determinante che ha fatto deragliare ogni ipotesi di soluzione ragionevole, condizionando e ritardando ogni scelta del gestore Viva Servizi.

La Giunta spieghi perché sono stati fatti tanti studi e progetti (studio SPS, Studio Soc. Idraulica-Ambiente e DHL, ripetuti incarichi all’Università di Ancona, progetto preliminare di progettazione di Viva Servizi, ecc..), costati oltre 300 mila euro alla collettività e poi regolarmente disattesi.

Perché la sindaca Signorini ha cercato per anni soluzioni cervellotiche ed irrealizzabili che prevedevano vasche di prima pioggia nel centro urbano della città, con ipotesi di vasche in Piazza Europa, nel Parco Kennedy, in piazza Amendola, nell’ex distributore Total in via Flaminia, fino a che Viva Servizi stanca di attendere localizzazioni tecnicamente sensate ed idonee, ha imposto la condotta scatolare lungo l’arenile.

Queste sono le risposte che la Giunta deve dare ai cittadini senza scaricare le colpe su altri.

Lo stato confusionale si evince anche quando il Sindaco parla di finanziamenti stanziati per realizzare gli interventi, mentre più correttamente si deve parlare di un programma inserito nel Piano quadriennale d’Ambito 2019-2023 dell’AATO 2, da integrare con altre forme di finanziamento, ancora da quantificare e mettere a terra. Anche perché a pag.52 del Piano AATO citato, quando si parla di scolmatori a mare per Falconara ed Ancona si fa ancora riferimento ai tre lotti di lavori (intervento a Palombina-Collemarino; realizzazione del collettore di gronda; realizzazione di vasche di prima pioggia nel centro di Falconara) per i quali erano già stati affidati, a seguito di gara, i servizi di progettazione e direzione dei lavori, poi annullati non si sa con quali riflessi contrattuali.

A pag 67 dello stesso piano le spese previste per tali opere ammontano a circa 15 milioni di euro e non c’è cenno dei tanto decantati 22 milioni, sbandierati dalla sindaca. Tra l’altro una quantificazione esatta delle risorse necessarie non è al momento prevedibile, in quanto la progettazione delle condotte lungo l’arenile è ancora in fase di definizione da parte dei tecnici incaricati e non ha nulla a che vedere con i tre lotti prima programmati e poi archiviati.

Noi stiamo ai fatti ed ai documenti ufficiali, che dimostrano che ancora la confusione regna sovrana e la certezza di vedere la luce in fondo al tunnel non è affatto vicina".




Questo è un comunicato stampa pubblicato il 30-08-2023 alle 13:16 sul giornale del 31 agosto 2023 - 416 letture






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