Istituto Storia Marche, dopo il consiglio comunale di Ancona, Mangialardi: “Gli attacchi dei consiglieri di FdI puramente ideologici"
“Se da parte del presidente Acquaroli e del sindaco Silvetti c’è onestà intellettuale, la proposta di legge concernente l’assetto di bilancio va immediatamente corretta in commissione destinando i 25 mila euro previsti all’apposita legge regionale. Questo è l’unico modo per assicurare la sopravvivenza e, soprattutto, l’indipendenza dell’Istituto, come dimostra lo stucchevole dibattito che si è svolto ieri al consiglio comunale di Ancona. Infatti, i violenti attacchi portati da alcuni consiglieri di Fratelli d’Italia all’Istituto, dai toni puramente ideologici, rappresentano un preoccupante campanello di allarme e tolgono ogni credibilità alle rassicurazioni offerte dall’assessora alla Cultura Bertini. Se la modifica che chiediamo non sarà accolta, nessuno potrà garantire che i 25 mila euro saranno assegnati dal Comune di Ancona all’Istituto”.
Così il capogruppo regionale del Partito Demcoratico Maurizio Mangialardi commenta il dibattito del consiglio comunale di Ancona sul futuro dell’Istituto Storia Marche. Mangialardi, che insieme al collega di gruppo Fabrizio Cesetti aveva denunciato proprio nella giornata di ieri l’artificio contabile che porterebbe a destinare i 25 mila euro al Comune di Ancona, e non dell'Istituto Storia Marche come dichiarato dall’assessore regionale al Bilancio Goffredo Brandoni, torna a chiedere con forza la modifica della proposta di legge sull’assetto di Bilancio regionale, attualmente in discussione in I commissione.
“Tra l’altro - spiega Mangialardi - essendo l’Istituto un ente regionale e da sempre sostenuto da una legge regionale, sono apparentemente inspiegabili le ragioni per cui dovrebbe essere il Comune di Ancona il soggetto che eroga il finanziamento. In realtà, la logica dell’intera operazione, che trova nel consigliere regionale Carlo Ciccioli il suo regista, è chiarissima. Non è certo casuale che il contributo all’Istituto Storia Marche, per la prima volta in cinquant’anni di attività, venga messo in mano al Comune di Ancona dopo la vittoria della destra e con un assessore alla Cultura che lo stesso Ciccioli ha imposto a muso duro al sindaco Silvetti. Purtroppo è noto, anche perché non ne ha fatto mai mistero, che Ciccioli conduca da dal 2020 una battaglia di annientamento contro ogni espressione culturale che faccia riferimento alla cultura democratica e antifascista dell nostra nostra regione. Se necessario, anche prevaricando i suoi stessi alleati. Ora l’obiettivo è l’Istituto Storia Marche e il capogruppo regionale di Fratelli d’Italia sempre determinato a cogliere l’opportunità offerta dalla tempesta perfetta: un Acquaroli completamente indifferente, un Brandoni inerme e un Silvetti ostaggio dell’estrema destra anconetana. Dunque, se non ora quando?”.
Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-09-2023 alle 12:09 sul giornale del 22 settembre 2023 - 46 letture
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