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Ecco perchè prima di riaccendere il tuo impianto di riscaldamento dovresti controllare le canne fumarie

3' di lettura

La pulizia delle canne fumarie rientra nella “manutenzione ordinaria” caldaie, ma in generale di qualsiasi impianto combusto. Mentre la manutenzione viene richiesta durante il periodo della revisione, non possiamo poi aspettare 2 anni per pulire le canne fumarie

I migliori impianti di riscaldamento, che oggi sono usati, sono quelli con combustione, quindi le caldaie sono al primo posto. Però esse producono anche molto inquinamento, polveri combuste e fuliggini che di certo non aiutano l’ambiente. Limitare l’inquinamento dei fumi è possibile con una procedura di pulizia che viene eseguita all’interno delle canne fumarie.

Ci sono delle richieste di Controllo canne fumarie che variano in base al tipo di combustibile che viene bruciato da parte delle caldaie. Esse infatti sono in grado di funzionare al meglio, provocando poca anidride carbonica e pochissime fuliggini, solo se sono pulite.

Cosa capita all’interno delle canne fumarie? Ebbene quando esse sono sporche hanno all’interno una grande quantità di fuliggini già bruciate e di polveri che producono una reazione chimica che sviluppa il gas di fermentazione o di combustione. Per intenderci è quell’odore che si avverte quando si annusa la cenere o fuliggine spenta. Nel momento in cui essa torna a contatto con il calore o con il vapore acqueo di condensa si acutizza questo puzzo. Ciò capita perché sviluppano nuovamente un gas chimico.

Continuando a non pulire le canne fumarie si rischia di provocare un aumento dell’anidride carbonica che, a sua volta, tende ad abbassare il potere di combustione e quindi ad avere più polveri sottili e combuste. Si tratta quindi di un circolo vizioso che si spezza semplicemente con la pulizia di queste condutture.

CONSIGLI CANNE FUMARIE CALDAIA

La pulizia delle canne fumarie rientra nella “manutenzione ordinaria” caldaie, ma in generale di qualsiasi impianto combusto. Mentre la manutenzione viene richiesta durante il periodo della revisione, non possiamo poi aspettare 2 anni per pulire le canne fumarie. Per questo ci sono dei consigli che vengono dati direttamente dal tipo di combustibile che si sta bruciando.

Per la legna, che è un combustibile solido, si deve fare il controllo e pulizia delle canne fumarie almeno 3 volte all’anno. Esso tende a creare una grande quantità di cenere e fuliggine proprio perché ha una consistenza evidente. Mentre per la pulizia della caldaia a pellet, anch’esso combustibile solido, corporeo, ma con una combustione di 5 volte superiore al legno, tendente alla polverizzazione del prodotto, si può fare la pulizia una volta all’anno. Il controllo cambia se si parla di una biomassa, almeno 2 volte all’anno.

Infine il combustibile a gas, essendo un elemento incorporeo, è possibile fare la pulizia una volta ogni 2 anni.

Cosa capita se non si puliscono le canne fumarie

Già abbiamo accennato a quali sono le conseguenze di una sporcizia nelle canne fumarie a livello di aumento dell’inquinamento. Solo che esse tendono a creare perfino dei problemi di funzionamento nelle caldaie. Per esempio quando ci sono tante fuliggini esse tendono a ricadere oppure a solidificarsi a contatto con vapore acqueo e con il freddo dello spegnimento. Tali pietre ricadono all’imboccatura della canna fumaria e provocano un soffocamento del dispositivo. Quest’ultimo tenderà quindi a spegnersi in modo forzato.

La valvola di aspirazione del fumo non riesce a prelevare ossigeno e non ci sarà ricambio di aria all’interno della camera di bruciatura. Problemi che sembrano malfunzionamenti, ma che innescano dei guasti molto seri.



Questo è un articolo pubblicato il 02-10-2023 alle 11:13 sul giornale del 27 settembre 2023 - 10 letture



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