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comunicato stampa

Falconara: il MATTM risponde ai promotori di #fermiamoilDisastroambientale. Ancora silenzio dalla Regione Marche

3' di lettura

Il Direttore generale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – dott. Giuseppe Lo Presti – ha risposto alla nota inviata il 7 febbraio dalle associazioni falconaresi l’Ondaverde, Falkatraz e Comitato Mal’Aria e dai loro legali Petruzzo e Mancini a seguito della manifestazione Fermiamo il disastro ambientale svoltasi a Falconara Marittima il 27 gennaio scorso e partecipata da cinquemila cittadini.

La nota, che aveva espresso rammarico per il mancato esercizio dell’azione civile da parte del Ministero nel corso della prima udienza preliminare che si è celebrata il 18.01.2024 - nonostante lo stesso sia stato individuato quale persona offesa dai reati contestati tra cui in particolare il reato di disastro ambientale - chiedeva se il Ministero avesse valutato la facoltà di esercizio dell’azione civile nel corso della prossima udienza preliminare, calendarizzata per il prossimo 8 marzo.
La risposta del Direttore generale è stata la seguente: «Si evidenzia che la competente Divisione Danno Ambientale di questa Direzione Generale sta effettuando ogni utile valutazione circa l’opportunità di attivare l’azione risarcitoria del danno ambientale mediante la costituzione di parte civile nel giudizio penale, ai sensi dell’art. 311 del D.lgs. 152/2006».

Le scriventi associazioni, consapevoli che il citato art. 311 del D.lgs. 152/2006 conferisce solo al Ministero il potere e facoltà agire in ogni Sede giudiziaria, anche penale, e nel caso con l’esercizio della azione civile, ai fini della salvaguardia del bene ambiente ovvero per chiedere il ristoro del danno ambientale, mediante azioni di ripristino e/o di riparazione, hanno evidenziato al Direttore generale che secondo l’ipotesi accusatoria della Procura di Ancona:
il disastro ambientale è stato, tra l’altro, determinato a seguito di “una grave reiterata e sistematica violazione delle prescrizioni contenute nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, nei pareri allegati (...) nonché del Decreto del Ministero dell’Ambiente nr. 5258/Tri/Di/B del 23.09.2014 di messa in sicurezza operativa (MISO) e della normativa a tutela dell’ambiente, con particolare riferimento al Decreto legislativo nr 152/2006, cagionando una grave ed irreversibile compromissione delle acque dell’aria e di porzioni estese del suolo e del sottosuolo”;
- con riferimento alle acque superficiali veniva più volte riscontrata la presenza di acque reflue industriali contenenti idrocarburi nei canali di scolo che attraversano l’intera area della raffineria e poi confluiscono nel mare Adriatico;
- con riferimento alla grave compromissione della qualità delle acque sotterranee all’esterno della raffineria, le stesse nei punti di controllo individuati nel progetto di MISO, al fine di verificare l’efficacia della barriera idraulica, risultavano contaminate;
- con riferimento alla qualità dei sedimenti campionati presso l’area marina prospiciente il SIN di Falconara Marittima veniva riscontrata la presenza (….) di sostanza tipicamente riconducibili al ciclo produttivo di raffineria;
- con riferimento alla grave compromissione della matrice suolo e sottosuolo all’interno della Raffineria la stessa risultava contaminata;
- che stando, sempre, alla predetta ipotesi accusatoria, si è verificata anche compromissione di aree esterne (fossi, mare) al sito della raffineria ma sempre comunque dentro al SIN di Falconara stante la non efficacia delle opere di MISO.

Sono ipotesi accusatorie inequivocabili affinché il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica si costituisca parte civile per il danno ambientale che è stato cagionato.
Ancora senza risposte invece il nostro appello al governo regionale. A nostro avviso la Regione Marche ha un obbligo etico, oltreché politico, nel costituirsi parte civile, visto che un suo alto funzionario, l’ex direttore dell’ARPAM Marchetti, è accusato insieme a dirigenti di Raffineria Api, di reati contro la pubblica amministrazione, segnatamente i reati di abuso d'ufficio, rivelazione di segreti d'ufficio e istigazione alla corruzione.
L’occasione ultima e l’appuntamento è all’udienza preliminare dell’8 marzo prossimo. Noi e le centinaia di cittadini falconaresi che già, coraggiosamente, si sono costituiti parti civili, continueremo la mobilitazione in ogni sede e vigileremo affinché il Ministero, come ogni altra istituzione, facciano ciò che è in loro potere e dovere.

I promotori di #fermiamoilDisastroambientale

Laboratorio Falkatraz, Comitato Mal'aria Falconara M., Ondaverde Onlus, Campagna Nazionale Per il clima fuori dal fossile



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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 04-03-2024 alle 12:05 sul giornale del 05 marzo 2024 - 247 letture






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