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comunicato stampa

Comitato Porto-Città di Ancona: "Pensieri diabolici?"

3' di lettura

Apprendiamo dal quotidiano La Repubblica dell’8 maggio della vicenda del porto di Genova, esempio di corruzione del Presidente dell’Autorità Portuale di Genova Signorini da parte di Aldo Spinelli, con il beneplacito delle figure apicali di Comune e Regione, cioè Sindaco e Presidente della Regione Liguria, ringraziati profumatamente nella corsa elettorale.

L’indagine mette in luce come nella vicenda si sia consumata anche la rottura tra Gianluigi Aponte (MSC), non indagato, e Aldo Spinelli, insieme soci della Terminal Rinfuse Genova s.r.l.

Da START MAGAZINE del 9 maggio u.s.

“Lo sfogo del patron di MSC ( Aponte) arriva in una telefonata a Signorini e riguarda la decisione dell’autorità portuale di estendere gli spazi nel porto in favore del rivale Spinelli: “Qua vengo a sapere che praticamente la sua organizzazione ha deciso di dare ulteriori 14.000 mq a Spinelli”, si lamenta Aponte, “gliene ha già dati 30.000 e insomma se gli volete dare tutto il Porto di Genova, noi stiamo a guardare ma insomma, la cosa incomincia a diventare un po’ indecente”, continua Aponte, minacciando – scrive il Gip – possibili azioni nei confronti dell’authority. “Ne ho abbastanza di queste ingiustizie e di questi intrallazzi genovesi che tendono a dare tutto a Spinelli”. E ancora: “Guai se date questo spazio a Spinelli, succede la fine del mondo”.

Che signore Aponte! Pur minacciando se ne esce con le mani pulite, solo perché invidioso degli affari lucrosi di Spinelli!

Ma questa vicenda fa chiarezza sui reali interessi che gravitano intorno ai porti, su chi decide gli obiettivi strategici e chi mette le mani e qualche soldo sul Piano Regolatore del Porto.

In questo caso, in Liguria, la diabolica tentazione, rilevata da un’indagine, pare sia lo scambio di favori. Tu politico mi aiuti ad ottenere una concessione e io privato ti sostengo finanziariamente per spese elettorali e private.

Osservando ora la vicenda del Molo Clementino, dove si vuole piazzare il terminal per le grandi navi da crociera, si sa che è Aponte l’imprenditore destinatario del sito. Dalle conversazioni pubblicate sul caso di Genova si capisce che Aponte e il suo socio Spinelli hanno un’estrema facilità di accesso diretto con ministri e presidenti di regione. È normale? Dipende se la proposta è lecita, sostenibile, ragionevole.

Che ci siano certe coincidenze induce a pensieri e forse illazioni. Molti cittadini si chiedono da tempo come sia stato concepibile un così tanto faraonico progetto al Molo Clementino. Si mette sotto pressione una riva portuale che è un po' il lungomare per la città. Perché è lì che gli anconetani passeggiano, si godono spettacoli, si incontrano, camminano sulle vestigia della loro storia e fanno sport. Una piazza pubblica collettiva. Tutto ciò, con il banchinamento del fronte esterno del Molo Clementino e con la nuova delimitazione territoriale firmata da Salvini, non sarà più fruibile (ricordiamo che nel Documento di Programmazione Strategica di Sistema, DPSS, tutto il porto antico è inserito nella zona retro-portuale la cui pianificazione è di esclusiva competenza dell’Autorità Portuale, zona adibita ai servizi portuali appunto e non ad amene passeggiate!). Vista così si comprende il progetto di spostare la passeggiata verso Palombina, dove non c’è città; idea, questa, insensata per tanti cittadini.

Rispetto a Genova qui si concede un territorio storico, tutelato e vincolato, ad un privato per 25 anni, che in prima battuta erano 50 ma la UE non lo permette, per costruirci un terminal per le grandi navi da crociera.

Che dire? Le analogie delle situazioni invitano alla riflessione. Le prime mosse del progetto risalgono al 2016-2017 con l’interessamento della MSC alla costruzione dell’hub croceristico al Molo Clementino e Ancona non batte ciglio, con un Presidente di Regione, un Sindaco, un'Autorità Portuale, un Assessore al Porto molto efficiente, una Soprintendenza poco efficiente. Poi si sono avvicendate le poltrone, ma è rimasto Aponte, titolare della MSC.

Cattivi pensieri. Diabolici.

Comitato Porto-Città di Ancona



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 14-05-2024 alle 16:16 sul giornale del 15 maggio 2024 - 806 letture






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