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Club calcistici e dipendenza da gioco: cosa fare?

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Il mondo del calcio è coinvolto sempre di più nella lotta alla dipendenza d’azzardo. Tifosi più sani e scommesse più eque sono possibili?

La responsabilità delle società calcistiche italiane nella lotta alla dipendenza dal gioco d’azzardo

Dire che il calcio occupa un posto speciale nella cultura italiana appare come un concetto piuttosto scontato. Tuttavia, non lo è solo come fonte di puro intrattenimento, ma anche come pietra miliare dell’identità nazionale. Non è un caso, infatti, affermare che le società calcistiche italiane, in particolare quelle coinvolte nei campionati di Serie A e Serie B, esercitano un’immensa influenza sui tifosi e gli spettatori di tutte le età e di ogni estrazione socioeconomica.

Da tale grande influenza derivano inevitabilmente grandi responsabilità. Negli ultimi anni, l’aumento della dipendenza dal gioco d’azzardo è un fattore emerso come un problema sociale urgente, in parte alimentato dalla diffusa promozione proprio delle società di scommesse attraverso il calcio.

Questa situazione pone le società di calcio italiane di fronte a un imperativo etico: sfruttare le risorse per combattere la dipendenza dal gioco d’azzardo e prevenire o comunque mitigare le conseguenze più rischiose e dannose dovute spesso a scommesse esagerate. Se può infatti succedere offline come online nel casinò live di verdecasino con le video slot machine, è vero che le popolari scommesse sugli e-sport non sono esenti.

La dipendenza da gioco in Italia

La cosiddetta ludopatia è ormai un importante problema di salute pubblica in Italia. Secondo alcune recenti statistiche, oltre un milione di italiani presenta comportamenti problematici legati al gioco d’azzardo, mentre molti altri sono a rischio.

A tal riguardo è anche la normalizzazione delle scommesse, guidata da una pubblicità aggressiva e dall’integrazione del gioco nell’intrattenimento popolare, che ha esacerbato il problema. Le società di scommesse, infatti, sono diventate sponsor di spicco delle squadre di calcio, apponendo i loro loghi su maglie, stadi e contenuti digitali che ci perseguitano a ogni clic o ad ogni angolo. E questa visibilità crea praticamente un’illusione di legittimità intorno al gioco d’azzardo, volta a incoraggiare – seppur indirettamente – spettatori o tifosi (soprattutto quelli più giovani e impressionabili) a partecipare alle attività di pronostici, puntate e scommesse che si fanno anche a suon di bonus casinò oramai.

Il calcio e la promozione dell’azzardo

Il partenariato tra club calcistici e società di gioco solleva non poche preoccupazioni sull’aspetto etico e trasparente di questo rapporto. Da una parte, gli accordi di sponsorizzazione forniscono ai club un significativo sostegno finanziario, consentendo loro di finanziare le operazioni, acquisire giocatori e migliorare le strutture. Dall’altra, promuovono però un comportamento che può avere effetti devastanti su individui e famiglie.

Dove sta, infatti, il limite tra gioco-intrattenimento e gioco-compulsivo?

Nel merito, queste società non possono ignorare le conseguenze sociali delle loro affiliazioni con il mercato dell’azzardo. In quanto leader della comunità e icone culturali, hanno l’obbligo morale – in teoria – di dare priorità al benessere pubblico rispetto al guadagno finanziario. Ciò significa lavorare attivamente per:

  • ridurre lo stigma della dipendenza,
  • promuovere pratiche di gioco responsabili,
  • sostenere politiche che proteggano i cittadini più vulnerabili.

Come possono agire per il meglio i club italiani?

Una prima soluzione potrebbe essere quella di interrompere i legami con le società coinvolte nell’azzardo. Anche se questo può comportare sacrifici finanziari nel breve termine, i club possono cercare partnership alternative con organizzazioni che si allineano ai loro valori (enti di beneficenza, istituzioni educative o marchi socialmente responsabili).

D’altro canto, anche solo la promozione di campagne di sensibilizzazione, data la portata mediatica dei club calcistici, è un buon metodo per educare i tifosi sui rischi della dipendenza dal gioco d’azzardo, soprattutto tra i giovani. Proprio questi spot di riferimento sui giochi da casinò possono essere di enorme spunto: le campagne che coinvolgono giocatori e allenatori famosi potrebbero evidenziare i segnali di un gioco problematico, condividere le risorse per cercare aiuto e sfidare la normalizzazione delle scommesse. Gli annunci di servizio pubblico durante le partite o sui canali social media dei club potrebbero raggiungere efficacemente milioni di spettatori: è una strategia efficace!

Con il loro ruolo di spicco, le società calcistiche italiane possono anche influenzare le politiche pubbliche: collaborando con le agenzie governative e i gruppi di difesa, i club possono sostenere le normative che limitano la pubblicità, nonché stringere legami con le organizzazioni che si occupano di salute mentale e di trattamento delle dipendenze. In partenariato, i club potrebbero organizzare workshop, webinar ed eventi comunitari incentrati sulla consapevolezza del gioco d’azzardo e sulla salute mentale puntando a rafforzare anche il ruolo del club come influenza positiva nella società.

Cosa apporta la responsabilità sociale?

Se da un lato prendere posizione contro la dipendenza da gioco può comportare sfide finanziarie a breve termine, dall’altro offre notevoli vantaggi a lungo termine.

  • I club possono migliorare la propria reputazione, creando legami più forti e di fiducia con i tifosi e gli spettatori.
  • Attrarre sponsor che apprezzano le partnership etiche, diversificando anche l’offerta di mercato che diventa più responsabile.
  • Raccogliere una comunità “sana” di tifosi, che sostiene anche il calcio come istituzione culturale.

I club di calcio e il gioco d’azzardo: un futuro sostenibile?

Fondamentalmente, c’è chi pensa che i club calcistici non abbiano le risorse o le competenze necessarie per affrontare efficacemente la dipendenza dal gioco d’azzardo e che non sia nel loro interesse rompere i legami con le società di gioco. Sfide che non sono però insormontabili e a cui, riflettendoci bene, si può trovare soluzione.

Il problema della dipendenza dall’azzardo offre infatti alle società calcistiche italiane un’opportunità per dimostrare leadership e integrità. In Italia, dove il calcio è da sempre più di un semplice gioco, il fatto di prendere una posizione contro la dipendenza è un passo decisivo e ammirevole.



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Questo è un articolo pubblicato il 13-01-2025 alle 19:26 sul giornale del 13 gennaio 2025 - 13 letture



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