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Ecco il volto di San Ciriaco ricostruito con l'intelligenza artificiale

2' di lettura

Grazie all'intelligenza artificiale, San Ciriaco ha un volto.

Mercoledì 30 aprile alle ore 18:00 presso la Cattedrale di San Ciriaco sono stati presentati i dati scientifici sulla ricognizione del corpo del santo patrono di Ancona.

I più moderni strumenti utilizzati dal dipartimento di radiologia dell'Azienda Ospedaliero Universitaria della Marche hanno consentito di ricostruire il viso (e la voce) del santo partendo dal teschio.

Le indagini e gli esami, iniziati nel novembre 2023, sono stati i seguenti: Studio storico – Approccio antropologico – Esami radiologici, raggi xe TAC – Ricerche bioarcheologiche – Ricerche paleopatologiche – Indagini isotopiche – Indagini molecolari sugli agenti patogeni – Ricerche sul microclima della deposizione – Ricerche entomologiche – Esame del carbonio 14.

All’evento al Duomo erano presenti il Sindaco Silvetti, il Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ancona e Pesaro e Urbino e gli esperti.

A permettere tutto questo sono stati due anni di analisi e studi sul corpo del santo che sono stati presentati in cattedrale dal vescovo Angelo Spina. E' stato lui a volere una nuova ricognizione sul corpo di San Ciriaco dopo quella fatta nel 1979.

Alto 1,61m, di corporatura robusta, con un bastone a sostenerlo dopo la frattura al femore. Dall'analisi delle ossa, perfettamente conservate, è stato possibile anche capire che, probabilmente, soffriva di diabete. Dall'analisi dei denti, che era probabilmente cresciuto in Palestina.

Si tratta del corpo mummificato di un santo più antico dell’Occidente.

Dalle analisi è emerso che i livelli del piombo non sono particolarmente elevati, sono compatibili con ciò che in genere si rinviene in corpi conservati in necropoli. Non è morto quindi a causa di avvelenamento da piombo, né a causa di introduzione di piombo fuso come alcune ‘vite’ di San Ciriaco riportano". Smentita la leggenda che fu ucciso per avvelenamento da piombo fuso.

Le cause della morte, però, non sono state chiarite con certezza.



Questo è un articolo pubblicato il 01-05-2025 alle 08:12 sul giornale del 02 maggio 2025 - 194 letture






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