Sabato 17 maggio presidio ad Ancona per richiedere la liberazione dei prigionieri politici palestinesi e la fine del genocidio in corso

Venerdì 16 maggio convocata conferenza stampa davanti alla prefettura per il 77 anniversario della Nakba e ricordare che in questo momento in Italia si sta portando avanti da più di un anno e mezzo un procedimento penale ai danni di Ali Irar, Mansour Dogmosh e Anan Yaeesh, accusati di legami con la resistenza palestinese.

Di fatto un processo per motivi politici. La resistenza non si arresta.

Invitiamo quindi a partecipare al presidio chiamato per sabato 17 maggio, sotto la prefettura dalle ore 18.45, per richiedere la liberazione dei prigionieri politici palestinesi e la fine del genocidio in corso.

Chiediamo inoltre al nostro governo e all’Europa di abbandonare ogni idea di riarmo e di interrompere ogni tipo di rapporto (commerciale, politico, accademico e militare) con lo stato sionista e genocida israeliano.

Prima del presidio davanti alla prefettura, saremo in piazza Roma dalle 17.30 insieme a Arcigay Comunitas, per rispondere alla chiamata lanciata per la giornata internazionale contro l' omolesbobitransfobia.

Alle persone queer europee, viene detto che dovrebbero sostenere Israele perché ha a cuore i diritti LGBTQIA+. Erigere Israele a baluardo dei diritti LGBTQIA+ è una palese falsità, considerato il suo governo di ultradestra e le posizioni apertamente omofobiche espresse dai suoi ministri, così come una legislazione molto lacunosa in fatto di diritti civili.
Anche in Italia orientamento sessuale, identità di genere, espressione di genere e caratteri sessuali sono causa di discriminazione, esclusione sociale ed economica.
Per questo come Coordinamento Marche per la Palestina uniremo la nostra voce a quella della Comunità LGBTQIA+ delle Marche contro ogni sorta di delegittimazione del dissenso e contro la volontà di annientare i diritti umani e civili.