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comunicato stampa

Andrea Raschia: "Diteci che non è vero!"

3' di lettura

L'8 e 9 giugno sono alle porte Referendum per restituire Diritti alle persone.

Quale migliore opportunità per mettere in campo un impegno adeguato? Leggiamo invece che il PD è combattuto da dilemmi su candidature alle prossime Regionali. A voler essere ottimisti si potrebbe pensare ad uno sforzo importante profuso alla ricerca di energie fresche, segnali di novità e finalmente di attenzione alla società.

Macché. Si occupa di terzo mandato! In altri termini di ambizioni personali.

Sembra "l'amico del giaguaro", il geniale personaggio di quella storiella popolare in cui chi crediamo dalla nostra parte sta invece col nemico.

Proviamo l'impossibile: cercar di comprendere ragioni che spingono il PD Marche - prossimi al voto come siamo (luglio e agosto, tempo permettendo, campagna elettorale sotto l'ombrellone)-, a escludere i cittadini dal discutere programmi e candidature. Un coinvolgimento attivo, oltreché naturale, ovvio per ricercare consensi altrimenti insufficienti a tagliar primi il traguardo. Invece, nonostante reiterati proclami di apertura verso la società, siamo ancora all'anno zero.

Ecco un'ipotesi che, però, vorremmo fosse smentita. PD: Partito troppo leggero, poco radicato nel territorio, mal strutturato, inadatto per organizzare attività e iniziative perfino elementari. L'ABC: confronto, ascolto, capacità di entrare in sintonia con le persone. L'ultima batosta in citta, senza precedenti, avrebbe imposto quanto meno una rivisitazione di posizioni sconfitte dalla consultazione; un cambio di passo, voltando pagina con nuovi gruppi dirigenti coerenti, preparati e più coesi.

Niente di tutto questo! Come se bastasse lasciar che sia il tempo a curar le ferite. Per ripresentarsi con compitino bell'e pronto e "io speriamo che me la cavo". Cinque anni di comoda legislatura, per alcuni, è meglio che niente, no? Alla faccia di altri elettori pronti a reagire disertando le urne.

Diteci che non è vero: non può essere questo ciò che si vuole. Allora non c'è tempo da perdere. Bisogna andare nel mondo abitato dai cittadini, nei luoghi frequentati dalle persone, nelle piazze e cercare di condividere le inquietudini, le ragioni di tanto malessere, con riflessioni, strategie adeguate, credibili, che stimolino partecipazione e restituiscano fiducia nella possibilità di realizzare tutti insieme un possibile cambiamento, un miglioramento delle condizioni di vita generali. E contrastare una sorta di inerzia negativa, il declino di questi anni, dai risultati gia visti, scontati.

Recenti sondaggi, che hanno spinto il PD a scegliere Ricci per guidare la riscossa confermano scenari non rassicuranti, purtroppo. Non si andrebbe oltre il 48%. Al tempo l'altra pesarese, ex parlamentare, Alessia Morani, lambiva il 47%, mentre Bomprezzi, segretaria regionale, al grande pubblico praticamente semisconosciuta, il 45%. È evidente come non siano tanto in discussione i voti della possibile coalizione. Occorre andare oltre per vincere: serve altro, idee e nomi nuovi. Non candidadure stantie!

Forza. Mettiamoci in cammino. Diamo alle Marche un governo all'altezza dei problemi che angustiano un territorio martoriato, un'economia penalizzata, servizi e Sanità pubblica in particolare ormai a pezzi. Non si perda altro tempo. Con un pò di coraggio e impegno collettivo si possono mobilitare forze sane. Possiamo farcela.

Abbiamo energie preziose in Città. Basta solo smettere di guardarsi l'ombelico.



Questo è un comunicato stampa pubblicato il 21-05-2025 alle 15:46 sul giornale del 22 maggio 2025 - 717 letture






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