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comunicato stampa

15mila scarpe sequestrate dall'Agenzia delle Dogane saranno "smarchiate" e distribuite ai detenuti

3' di lettura

L’impegno di collaborazione tra il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Territoriale Emilia-Romagna e Marche, formalizzato con il Protocollo d’Intesa firmato congiuntamente l’1 aprile scorso, trova già una prima concreta attuazione nell’attivazione di un laboratorio presso la sezione femminile della Casa Circondariale di Bologna.

Nel laboratorio alcune detenute saranno incaricate di togliere il marchio contraffatto da 15 mila paia di scarpe sportive sequestrate dall’Agenzia delle dogane e dei Monopoli -Ufficio ADM Marche 1 sede di Ancona. Parte delle scarpe saranno quindi distribuite tra la popolazione detenuta degli Istituti penitenziari del distretto Emilia-Romagna e Marche.

A sua volta una convenzione di prossima sottoscrizione con la Caritas diocesana di Bologna, idea tra l’altro condivisa con S.E. Cardinale Zuppi, consentirà all’organizzazione ecclesiale di distribuire le calzature alle persone in condizioni di indigenza del territorio regionale. Occorre ricordare, inoltre, che fanno parte del carico sequestrato un numero elevato di scarpe di misura adatta per persone non adulte, ciò che favorirà quindi la distribuzione anche ai tanti minori non accompagnati seguiti dai servizi sociali territoriali ed ospiti di comunità educative. A tal fine sarà contattato anche il Centro di Giustizia Minorile per verificare le necessità dei ragazzi detenuti all’Istituto Penale Minorile di Bologna e dei minori e giovani adulti seguiti dall’Ufficio di Servizio Sociale dei Minori del distretto.

Nei giorni scorsi, le 15 mila paia di scarpe sono state caricate sui mezzi della Polizia Penitenziaria da un gruppo di detenuti degli Istituti penitenziari di Ancona, autorizzati al lavoro all’esterno ai sensi dell’art. 21 dell’Ordinamento Penitenziario, e trasportate dal magazzino Ufficio ADM Marche 1 sede di Ancona a quello della Casa di reclusione di Castelfranco, da dove saranno gradualmente prelevate per l’intervento di smarcatura presso il laboratorio della Dozza.

Le detenute coinvolte nel progetto laboratoriale riceveranno un rimborso spese in forma di borsa lavoro, trattandosi di attività svolta in regime di lavoro di pubblica utilità ai sensi dell’art. 20 ter dell’Ordinamento Penitenziario.

Dati del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria evidenziano che nei 15 Istituti penitenziari dell’Emilia-Romagna e Marche sono ristretti, alla data del 28 maggio, 4798 detenuti dei quali 182 donne. La situazione di sovraffollamento interessa tutte le carceri di questo distretto analogamente a quelle delle altre regioni del territorio nazionale. Attualmente l’indice di sovraffollamento degli Istituti di competenza del PRAP di Bologna ha raggiunto quota 136,73. Ciò vuol dire che dove ci dovrebbero essere 100 posti letto, ne sono stati collocati più di 136.

Tale iniziativa e quelle a seguire che consentiranno di dare continuità al rapporto tra Amministrazione Penitenziaria e Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, nella loro valenza sociale, contribuiscono ad affrontare le problematiche di disagio sociale della popolazione detenuta e si affiancano ai numerosi progetti sviluppati nel distretto a favore delle persone detenute.

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Questo è un comunicato stampa pubblicato il 13-06-2025 alle 08:20 sul giornale del 14 giugno 2025 - 149 letture






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