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Progettare per uscire dalla crisi: all'Univpm l’edizione 2025 di Cityscape dedicata al tema "Fabriano città poliedrica"

3' di lettura

Si svolgerà lunedì 7 luglio, alle ore 16, presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’UNIVPM ad Ancona, l’incontro-evento annuale Cityscape (Paesaggio urbano), promosso dal Corso di Studi in Ingegneria Edile-Architettura, organizzato dal gruppo di ricerca Hub for Heritage and Habitat del Dipartimento DICEA – Dipartimento di Eccellenza.

L’edizione 2025 di Cityscape, curata dal Dipartimento di Ingegneria Civile Edile e Architettura, in collaborazione con il Comune di Fabriano, l’associazione culturale “Cento55”, e con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti, dell’Ordine degli Ingegneri di Ancona, è dedicata al tema Fabriano Polyedric City. Visioni di rigenerazione urbana per la città fabrianese, polo urbano tra valle e Appennino.

L’evento prevede l’inaugurazione della mostra dei progetti di fine anno realizzati dagli studenti del Corso di Studi in Ingegneria Edile-Architettura, che restituiscono visioni inedite di rigenerazione urbana e suggeriscono scenari futuri per uno sviluppo territoriale policentrico, resiliente e inclusivo.

A seguire si svolgerà il seminario inaugurale del celebre studio internazionale di architettura Sauerbruch Hutton, con sede a Berlino, rappresentato per l’occasione da Juan Lucas Young, partner e direttore, con una conferenza dal titolo “DRAW LOVE BUILD”. L’esperienza progettuale dello Studio Sauerbruch Hutton, che in Italia ha realizzato il museo M9 di Mestre, è stata individuata come una delle più rappresentative per raccontare la funzione strategica dell’architettura come strumento di trasformazione che renda le città più resilienti, inclusive e di qualità.

Cityscape, che ha coinvolto in maniera sinergica i corsi di Architettura e Composizione Architettonica, si propone di indagare le dinamiche di rigenerazione urbana delle città marchigiane intermedie, con particolare attenzione alle relazioni tra crisi produttiva, transizione ecologica e innovazione sociale.

In questa linea di ricerca le strategie proposte negli ultimi anni con “Jesi Multiplicity”, “Ancona Upside Down” e “Fabriano Polyedric City” si relazionano sia per una ragione geografico-territoriale, localizzandosi tutte lungo l’asse della Vallesina, sia per una ragione insediativa, essendo riflessioni progettuali sviluppate per città intermedie, che sono tipiche del contesto marchigiano policentrico.

Negli ultimi anni il corso di studi ha infatti esplorato strategie e soluzioni progettuali per la rigenerazione di aree marginali e sensibili confrontandosi con le realtà di diverse città delle Marche, arricchite dall’innovazione e dalle riflessioni contemporanee sull’abitare, mettendo al centro la qualità architettonica e il benessere delle persone.

Nel caso specifico di Fabriano, la ricerca si è concentrata sull’esplorazione delle traiettorie di transizione post-industriale della città, storicamente connotata da una forte identità monofunzionale legata all’industria manifatturiera – in particolare al comparto della cosiddetta “industria del bianco”. L’obiettivo generale è stato quello di proporre una visione evolutiva di Fabriano come città “poliedrica”, ovvero capace di ibridare nuove identità urbane – culturali, sociali, imprenditoriali – e di attrarre nuovi abitanti, in particolare giovani creativi, startupper e imprenditori digitali, in un’ottica di rilancio sostenibile e resiliente.

Elemento centrale del progetto è stata l’individuazione di tre nuove macro-identità urbane su cui costruire scenari di rigenerazione e attrattività: l’area Sport, benessere e tempo libero, intesi come driver di socialità e qualità della vita; l’area Creatività, innovazione e imprenditorialità, per attrarre nuovi talenti e promuovere modelli economici basati sulla conoscenza; l’area Accoglienza, multigenerazionalità e abitare, per rispondere ai bisogni diversificati delle comunità urbane contemporanee.



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Questo è un articolo pubblicato il 05-07-2025 alle 19:21 sul giornale del 07 luglio 2025 - 151 letture






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