Addio a Gordiano Pellegrini, figura iconica della pallacanestro anconetana e dell’ultracentenaria storia della Stamura

Scompare una delle figure iconiche della pallacanestro anconetana e dell’ultracentenaria storia della Stamura.

Chiunque abbia calcato un campo da basket del capoluogo e dintorni ha avuto l’occasione e la fortuna di incontrare e conoscere Gordiano Pellegrini, scomparso lo scorso 6 ottobre dopo una malattia che lo ha tolto all’affetto dei suoi cari. Gordiano Pellegrini è stato un autentico punto di riferimento per tanti giovani cestisti anconetani. Gli inizi come allenatore nel GS Adriatico precedono l’ingresso nel mondo della Stamura dove diventerà un caposaldo del movimento giovanile.

Sotto la guida di Pellegrini nasce e cresce una moltitudine di giocatori capaci anche di arrivare in categorie importanti. Il suo credo cestistico si basa sull’insegnamento dei fondamentali e grazie ai suoi consigli in tanti perfezionano il proprio stile di gioco. Il mitico campetto di via Maratta è stato per molto tempo il suo “ufficio”, spesso sfidando anche le intemperie invernali si poteva trovarlo alla domenica mattina presto impartire lezioni ai giovani cestisti.

Chiusa l’esperienza in panchina inizia quella dirigenziale facendo parte dell’organigramma stamurino. Dirigente accompagnatore in tante avventure biancoverdi non lesina consigli a giocatori ed allenatori incrementando in tutti la voglia di stare in palestra e crescere grazie al suo modo di fare esemplare, corretto e mai fuori dalle regole. Gli impegni familiari lo tolgono ufficialmente dall’organigramma dirigenziale ma il basket e la Stamura gli rimangono nel cuore.

Pellegrini continuerà assiduamente a seguire tutti i gruppi giovanili da spettatore e tifoso ed era una piacevole abitudine vederlo sugli spalti ogni volta che in campo sventolavano i colori biancoverdi, quei colori che sono stati suoi e che continuerà a sostenere da lassù.